Rimini, coppia italiana rapina, picchia e insulta donna senegalese incinta al 6° mese: «Negra di m... ti facciamo abortire»

Rimini, coppia italiana rapina, picchia e insulta donna senegalese incinta al 6° mese: «Negra di m... ti facciamo abortire»
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Giovedì 17 Agosto 2017, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 20:31
Rapinano, insultano e spintonano, facendola cadere a terra, una donna di colore incinta al sesto mese. Ieri sera la polizia di Stato ha arrestato una coppia, lei 19 anni di Ancona, lui 22 di Caserta per rapina con l'aggravante della matrice razziale. La vittima dell'aggressione, una senegalese di 39 anni, regolare in Italia dove vive da anni con la famiglia, spaventata e sotto choc per l'accaduto, è stata portata in ospedale per precauzione. I medici l'hanno subito dimessa con una prognosi di 15 giorni e il bambino non corre rischi. Ieri sera un equipaggio delle Volanti è intervenuto alla fermata del bus 11, che percorre il lungomare da Rimini a Riccione, dove la donna in gravidanza ha riferito di essere stata aggredita, derubata e spinta a terra.

La coppia - che non ha mai smesso di insultare la donna anche davanti ai poliziotti, con frasi razziste terribili come «negri di m... tornate a casa vostra» oppure «ti faccio abortire negra di m...» - è stata inchiodata dalla testimonianza di alcuni presenti. Dopo aver assicurato assistenza alla donna, la polizia ha acquisito la dichiarazione di una testimone, che ha riferito di aver visto scendere dall'autobus due donne e subito dopo una donna di colore spinta sul petto e fatta cadere in terra.

La stessa testimone ha riferito che la donna di colore si lamentava nei confronti di una ragazza italiana per riavere il proprio telefonino cellulare, sottrattole sull'autobus. Gli agenti hanno trovato vicino l'uscita del bus, a terra, un telefonino, un portamonete e la borsa dell'aggredita, che ha raccontato anche di essere stata colpita con calci e pugni e di aver protetto d'istinto la pancia. Dopo accertamenti, la coppia è stata condotta in Questura, dove i due giovani sono stati arrestati per rapina aggravata. «Si tratta di un attacco vile e vigliacco che mi sconvolge come donna e come cittadina della nostra città»: così il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, ha condannato l'aggressione, esprimendo piena solidarietà alla vittima.

È «un gravissimo caso di violenza», ha rilevato: «Un furto con l'aggravante di un'aggressione fisica e morale di tipo razzista» e «se venisse confermata l'aggravante razzista - ha precisato - il Comune di Rimini valuterà, come ha già fatto nel caso di Emanuel, il giovane ragazzo nigeriano aggredito brutalmente davanti ad un supermercato, di costituirsi parte civile».
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