Festini e droga per Riina jr in libertà vigilata: sorpreso a comprare stupefacenti

Salvatore Riina in auto davanti alla questura di Padova
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Venerdì 24 Novembre 2017, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 13:30

Sarà il tribunale di sorveglianza di Padova a decidere sulla richiesta della procura di una restrizione della libertà vigilata o il trasferimento in una casa di lavoro per Giuseppe Salvatore Riina, il figlio di Totò, il capo dei capi di Cosa Nostra morto una settimana fa.

Da tempo Riina jr si trova nella città veneta in regime di libertà vigilata. La richiesta della procura è legata a una serie di accertamenti compiuti nei mesi scorsi dalla polizia, dai quali emergerebbe che Giuseppe Salvatore Riina avrebbe avuto incontri e fatto affari con alcuni spacciatori di droga già noti alle forze dell'ordine - uno tunisino è stato arrestato a settembre - venendo meno all'obbligo imposto dai giudici di non frequentare pregiudicati. Riina è stato sorpreso a girare di notte, mentre dalle 22 alle 6 dovrebbe restare in casa.


I fatti risalgono al periodo tra il settembre 2016 e il maggio 2017, quando Riina jr era tenuto sotto osservazione. I frame che lo incastrano sono stati inviati alla Dda di Venezia: si vede il figlio del boss acquistare droga da alcuni spacciatori e girare per Padova di notte. Immagini sufficienti per dare a "Salvuccio" l'etichetta di persona “socialmente pericolosa”: da qui la richiesta della Procura di revocare la libertà vigilata

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