Rigopiano, il medico: «Con l'effetto campana la neve li ha isolati dal freddo»

Rigopiano, il medico: «Con l'effetto campana la neve li ha isolati dal freddo»
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Sabato 21 Gennaio 2017, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 12:52
Soli nell'hotel schiacciato dalla slavina per 48 ore, ma ancora vivi. «So che può sembrare incredibile, ma in questi casi non è come essere sepolti sotto la neve: l'edificio, che evidentemente era ben costruito, ha mantenuto delle zone integre al piano terra o al seminterrato, isolate dalla coltre di neve e dai detriti come fossero un airbag, ma con preziose sacche d'aria all'interno. Un effetto campana che, evidentemente, ha isolato anche i superstiti, tenendoli al freddo, ma ha consentito loro di sopravvivere».

È l'analisi di Adelina Ricciardelli, past president Fimeuc (Federazione italiana medici dell'emergenza-urgenza e delle catastrofi). «Se alcune stanze sono rimaste quasi integre, anche se isolate dal resto dei locali, allora c'è spazio per la speranza. Nonostante l'abbondante nevicata, queste persone non sono state sorprese da una slavina in mezzo alla neve. Per questo le possibilità di sopravvivenza erano maggiori». Il problema più grave, «è legato alla scarsità di ossigeno - prosegue Ricciardelli - Ma nel caso questo accada in un edificio, bisogna anche pensare che, con il freddo, rallenta il metabolismo e si riduce il consumo di aria. Altro rischio, oltre a quello legato ai traumi da schiacciamento, è il congelamento: il freddo alla lunga porta alla necrosi in primo luogo delle dita di piedi e mani».
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