Rigopiano, le famiglie spezzate: «Mamma e papà dove sono?». Identificati i genitori di Edoardo

Rigopiano, le famiglie spezzate: «Mamma e papà dove sono?». Identificati i genitori di Edoardo
di Mauro Evangelisti
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Domenica 22 Gennaio 2017, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 12:46

dal nostro inviato

PESCARA - «Mamma e papà dove sono?». Il miracolo di nove vite salvate dal grande bianco non cancella il dolore per le famiglie spezzate: bimbi che non rivedranno più la madre, mariti che non sanno se potranno riabbracciare la propria moglie, fratelli che si sono salvati ma sono oppressi dall'ansia per la sorella che non è stata trovata. È un intreccio di dolore e distacchi questa ingiusta e confusa lotteria della slavina dell'hotel Rigopiano.
 


LE COCCOLE
Venerdì, alle 19, era difficile vincere la commozione quanto i soccorritori hanno estratto dal buco di ghiaccio Edoardo Di Carlo, 10 anni. «Senza mamma e papà non vengo» ha detto il bimbo. Lo hanno rassicurato, è stato curato e coccolato all'ospedale di Pescara, dove ad accoglierlo c'erano le zie e i fratelli più grandi, Riccardo e Piergiovanni, 17 e 19 anni, che avevano rinunciato alla vacanza nel resort con i genitori. Ieri hanno fatto visita al fratellino e lo hanno sommerso di affetto e di giocattoli. Edoardo continua a fare domande, gli psicologi consigliano di non fargli ricordare le 48 ore trascorse nella trappola di neve. Nel pomeriggio di ieri la conferma di quanto molti temevano (nessuno per ora lo dirà ad Edoardo): la mamma, Nadia Acconciamessa, 48 anni, è morta, il cadavere è stato recuperato. Resta disperso il marito Sebastiano Di Carlo, coetaneo. La famiglia, proprietaria di un ristorante, è di Loreto Aprutino, paese a poche decine di chilometri dall'hotel. Per tutto il giorno, a Pescara, una quindicina di ragazzi è stata vicina e quasi ha fatto da scudo a Riccardo e Piergiovanni, che allo stesso tempo devono sostenere il fratellino per la perdita della mamma.

REGALO DI COMPLEANNO
C'è un altro bambino che sta aspettando i genitori: è Samuel Di Michelangelo, 7 anni. Anche lui è tra i piccoli che si erano rifugiati nella sala biliardi e salvati giovedì pomeriggio. I genitori compaiono ancora nella lista dei dispersi: sono Domenico, 40, poliziotto di Osimo, e Marina Serraiocco, 36, titolare di un negozio. Lui, pochi minuti dopo il salvataggio, ha detto «mamma e papà erano con me», ma forse era solo un ricordo confuso. Familiari e medici provano a distrarlo, parlano di sport, Samuel è un grande tifoso della Juventus. Il bimbo chiede hamburger con ketchup e gioca con le figurine. Le giornate sulla neve nel resort sul Gran Sasso erano un regalo per Samuel che ha compiuto gli anni il 12 gennaio. «I bambini hanno superato l'ipotermia, ma sono psicologicamente provati» spiegano all'ospedale di Pescara. Ma la parte più difficile deve ancora arrivare, quella in cui sarà impossibile rinviare le risposte alle domande. Alessandro Di Michelangelo, zio di Samuel: «Sta bene, gli ho stretto la mano e lui mi ha detto ciao zio. Mentre lo accompagnavano in ospedale ho chiesto vengono mamma e papà? e lui ha fatto sì con la testa. Ma gli psicologi mi hanno subito bloccato, e spiegato che i bambini sotto choc possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria. Non dobbiamo fare alcun riferimento specifico alla tragedia, ma lasciare che sia il bambino a raccontare i fatti».

L'INFERMIERA DEL GEMELLI
Alessandra ha 5 anni e abita a Mentana, provincia di Roma. È rimasta con i nonni, i genitori si erano presi pochi giorni di vacanza. Presto potrà abbracciare il papà, Giampaolo Matrone, 33 anni, originario di Monterotondo e titolare di una pasticceria, tra i quattro salvati ieri mattina. Ma per la madre, Valentina Cicioni, 32 anni, bisogna ancora affidarsi alle ricerche instancabili dei soccorritori. «Siamo tutti in ansia, perché siamo molto legati a lei, e non solo per il suo grande impegno in ospedale» sussurra Maurizio Zega, coordinatore del personale infermieristico del Gemelli di Roma. Lì da otto anni lavora come infermiera prima, come strumentista del blocco operatorio, dopo avere conseguito un master di primo livello. Lei, così come il marito, ha sempre dedicato tutte le energie a famiglia e lavoro e si era concessa un po' di relax. Ieri il fratello Marco agli amici ha confidato: «Una trave ha bloccato il braccio di Giampaolo, è scioccato e preoccupato. Per Valentina speriamo ancora».

IL MANUTENTORE
Fabio Salzetta è il manutentore dell'hotel, uno dei due sopravvissuti perché non stava all'interno della struttura. «Mia sorella Linda è ancora dispersa, sto aspettando che la trovino. Lunedì è il suo compleanno».

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