«Se qualcuno ha in mente di intimidirci, ha sbagliato sicuramente i suoi conti. L'azione di rinnovamento e di contrasto alla criminalità organizzata inaugurata dal governo cittadino - ha proseguito Falcomatà - non indietreggerà di un millimetro. Piena ed incondizionata solidarietà e vicinanza all' assessore Angela Marcianò da parte mia e da tutta l'Amministrazione comunale». Anche il presidente della Regione Calabria è subito intervenuto sull'accaduto. «Sono profondamente indignato per l'ignobile intimidazione subita da Angela Marcianò, a cui vigliacchi criminali senza volto e senza identità hanno incendiato l'automobile di proprietà del marito», ha affermato Mario Oliverio.
«Sono certo - ha proseguito Oliverio - che atti come questi, anziché indebolire rafforzino ulteriormente il desiderio e la caparbietà di affermare le buone prassi che amministratori onesti, sempre più numerosi e decisi, stanno cercando di portare avanti in Calabria con enormi sacrifici e coraggio». «Condanniamo con fermezza il gravissimo atto intimidatorio commesso ai danni di un'amministratrice pubblica impegnata in settore assai esposto e delicato», gli ha fatto eco il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. Solidarietà all' assessore è arrivata anche dalla presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, a nome di tutta la Commissione. «Sono certa che, come lei stessa ha già affermato, la gravissima intimidazione di questa notte non fermerà il suo lavoro e il suo impegno per la legalità nel Comune di Reggio Calabria».
Bindi ha anche evidenziato come sia «urgente dare risposte concrete e garantire sicurezza a chi lavora negli Enti Locali, la frontiera più esposta agli appetiti della criminalità organizzata».
Vicinanza all' assessore è stata espressa da tutte le forze politiche e da Libera. Intanto domani l' assessore sarà audita in occasione della riunione già convocata del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nel corso del 2015 sono stati 479 gli amministratori locali che hanno subito intimidazioni o minacce. Nei primi 5 mesi di quest'anno sono stati 180, con un aumento del 15-20% rispetto allo scorso anno.
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