Referendum, a Venezia il voto non scalda, a Treviso la maggiore affluenza

Referendum, a Venezia il voto non scalda, a Treviso la maggiore affluenza
di Claudia Guasco
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Domenica 22 Ottobre 2017, 17:31
Dal nostro inviato
VENEZIA Campo Santo Stefano, quattro del pomeriggio. Gran via vai di turisti, i runner della Maratona di Venezia sfilano da piazza San Marco con la medaglia al collo. Il seggio dietro la piazza, una scuola elementare, è deserto. "Qui siamo in centro, una zona storicamente di sinistra, non ci aspetiamo molto lavoro", dicono i responsabili in attesa di elettori che ingannano il tempo leggendo un libro.
UNA GIORNATA COME ALTRE
 A Venezia, come a Milano, è una domenica qualunque. Di referedum per l'autonomia non parla nessuno, non ci sono manifesti, nulla lascia pensare che ai cittadini stiano tanto a cuore le 23 competenze da strappare a Roma sulle quali il governatore Luca Zaia si gioca la credibilità. Il presidente della Regione, come promesso, ha votato per primo al seggio di San Vendemiano, in provincia di Treviso. Alle sette del mattino aveva già la scheda in mano, pronta da infilare nell'urna. "Quella di oggi è una pagina di storia che si sta scrivendo. Sta ai veneti approfittare di questa opportunità, è un'occasione storica", dice. Tutto dipende da quanti elettori la Lega è riuscita a convincere: qui c'è il quorum del 50% più uno, se non viene raggiunto finisce come una tempesta in un bicchiere d'acqua. Mesi di campagna elettorale (e 14 milioni di euro) buttati via. "L'affluenza è fondamentale - ribadisce Zaia - Il Veneto ha il quorum, se non vota il 50% più uno il referendum non è efficace». Per il governatore veneto la consultazione "è importante perchè con il contratto sociale il popolo delega la rappresentanza. La Corte costituzionale nella sentenza che ci dà ragione dice che il referendum è in linea con la Costituzione ed è giusto sentire il popolo. Nella trattativa con il governo bisognerà tenere presenti le indicazioni del popolo. La Corte ha capito che le riforme si fanno partendo dal popolo, dal basso». Per il Veneto, la Catalogna e le sue velleità di indipendenza sono un modello da seguire? "L'indipendenza non ha nulla a che vedere con l'autonomia. Noi vogliamo restare nel Paese e diventare molto più forti", precisa il governatore.
TREVISO IN TESTA
Naturalmente è Treviso, con la sua solida base leghita e dove Zaia è di casa, a registrare il maggior numero di voti: con il 20,5%, pari a 13.980 elettori sui 68.285 aventi diritto, guida la classifica dei comuni capoluoghi di provincia in Veneto con l'affluenza più cospicua a metà giornata.
Secondo i dati dell'osservatorio regionale, nel comune trevigiano di San Vendemiano dove ha votato Zaia l'affluenza è stata paria al 26,6% (2.284 su 8.595). A Vicenza 20,1% (17.435 su 86.678), a Belluno 18,2% (6.055 su 33.182), a Padova 17% (27.746 su 163.010), a Rovigo 16,9% (6.932 su 42.079), a Venezia 15,9% (33.226 su 208.551), mentre a Verona 14% (27.924 su 200.066).
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