Reato di clandestinità, Pansa: «Meglio rifomarlo, intasa le procure»

Reato di clandestinità, Pansa: «Meglio rifomarlo, intasa le procure»
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Domenica 10 Gennaio 2016, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 15:58
«Probabilmente è preferibile che venga riformato con un meccanismo che renda più agevole la gestione degli immigrati quando transitano per i nostri confini in maniera illegale». Lo ha detto, a proposito del reato di clandestinità, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, oggi a Palazzo Vecchio per visitare la mostra di immagini del calendario della Polizia.

«Il problema reale» del reato di clandestinità «è dato dal fatto che intasa l'attività delle procure. Questo è il problema principale». «Però in questo momento è anche indispensabile - ha aggiunto Pansa - che il nostro Paese lanci qualche segnale dissuasivo per far capire che noi gestiamo il fenomeno dell'immigrazione con umanità, con correttezza, con rispetto delle regole nazionali e internazionali, ma lo gestiamo con grande rigore. Quindi c'è l'opportunità di comunicare un po' meglio questa trasformazione di questa norma che sicuramente è molto importante ai fini della percezione della sicurezza».

«La radicalizzazione dei rapporti tra cittadini e gli stranieri nel nostro Paese non si sta spostando verso forme xenofobe vere o verso forme di arabofobia come sta avvenendo in altre parti dell'Europa», ha poi detto il capo della Polizia rispondendo a una domanda sulla possibilità che fatti come quello avvenuto a Colonia si verifichino anche da noi. «Questo è un approccio che ritengo sia propedeutico ad una migliore interrelazione - ha aggiunto - e quindi ad una possibilità di evitare che episodi così gravi accadano nel nostro Paese. Comunque la vigilanza sul territorio continua ad essere rafforzata, proprio per evitare che qualsiasi forma anche di singoli, piccoli episodi possa diventare un modello e ispirare anche altri a comportarsi allo stesso modo». «L'episodio di Colonia onestamente mi preoccupa solo per il rischio emulazione».
Pansa ha sottolineato che comunque «la vigilanza sul territorio continua a essere sempre molto rafforzata».


«Siamo particolarmente attenti a questo fenomeno e anche quello che è accaduto a Firenze è messo nella massima attenzione per verificare di che si tratta. Il tema della violenza di genere da parte della Polizia di Stato è un tema particolarmente sentito. Da tempo abbiamo istituito delle sezioni specializzate e seguiamo il fenomeno con un osservatorio specifico», hapoi aggiunto Pansa rispondendo ad una domanda sulla morte della trentacinquenne americana trovata strangolata nella sua casa in Oltrarno. «Purtroppo - ha aggiunto Pansa - il tema dello stalking e della violenza di genere oltre che essere un problema di sicurezza è un problema culturale, sul quale dobbiamo lavorare molto. Anche per questo con il nostro Osservatorio, anche con un circuito che abbiamo realizzato attraverso l'organizzazione delle squadre mobili e delle sezioni anticrimine, cerchiamo di portare questo messaggio anche nelle scuole, perchè partendo dalle scuole si riuscirà ad apprezzare un pò meglio i meccanismi di democrazia anche nei rapporti di genere».
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