Ragusa, padre orco picchiava i figli a sangue e li lasciava per giorni senza cibo

Ragusa, padre orco picchiava i figli a sangue e li lasciava per giorni senza cibo
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Martedì 28 Giugno 2016, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 11:53

La Polizia di Stato di Ragusa ha arrestato il padre di 4 minorenni che usava violenza nei confronti dei figli. Il soggetto aveva in precedenza violentato la moglie e per questo era stato già tratto in arresto; tornato in libertà, avrebbe dovuto prendersi cura dei 4 figli, considerato che la moglie di origini straniere era fuggita abbandonando i piccoli. Strazianti le telefonate dei piccoli di notte ai nonni, "vienimi a prendere, papà non si sveglia, non abbiamo mangiato tutto il giorno". L´indagine si è conclusa in tempi record proprio per la pericolosità del soggetto ed il rischio che correvano i bambini, tutti molti piccoli. Il padre dei bambini si vantava al telefono :"l´ho fatto volare in aria facendolo cadere faccia a terra, l´ho pestato talmente forte che ha pianto tutta la notte".
Al momento dell´esecuzione, i poliziotti della Squadra Mobile, con gli agenti del Commissariato di Vittoria si sono presentati a casa del padre violento, che non appena ha compreso che doveva essere condotto in carcere, è andato in escandescenze, forse anche per l´assunzione di droga. La scena che si è presentata agli occhi dei poliziotti era quasi surreale, la casa invasa da sporcizia ovunque, spazzatura, escrementi, mobili distrutti, indumenti a terra, materassi sporchi senza lenzuola, in cui dormivano i bambini.
Considerata la gravità dei fatti commessi e la delicatezza dell´intera vicenda che vedeva il coinvolgimento anche dei nonni (non hanno denunciato i fatti, seppur molte volte hanno assistito i piccoli), non è stato possibile affidare i bambini ai familiari, pertanto sono stati interessati l´Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa e gli assistenti sociali del comune di Vittoria. I bambini (alcuni avevano ancora i segni addosso della violenza subita), sono stati portati negli uffici della Squadra Mobile insieme ai nonni dove, con l´aiuto di personale specializzato, è stato spiegato loro che dovevano andare per un breve periodo in una comunità. Dopo una prima difficoltà, i bambini hanno compreso che il tutto era stato fatto per il loro bene e che a breve avrebbero potuto riabbracciare i familiari, qualora questi dimostrino di poter prendersi cura di loro. I piccoli adesso stanno bene e sono seguiti con grande attenzione.

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