L'uomo, che è indagato come atto dovuto nella stessa inchiesta, sul fermo della madre del bambino spiega di «non volere commentare» perchè, aggiunge, «sono cose che non conosco e di cui quindi non posso parlare». Fidone, che è stato sentito due volte nella scorsa settimana da polizia e carabinieri, rivela di «non avere avuto notizie ulteriori dalla Procura di Ragusa». Poi usa una battuta rivolgendosi ai giornalisti: «ecco i miei carnefici, ma io sono sereno e tranquillo».
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