Ragusa, espulso l'indiano accusato del presunto tentativo di rapimento di una bimba di 5 anni

Ragusa, espulso l'indiano accusato del presunto tentativo di rapimento di una bimba di 5 anni
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Martedì 6 Settembre 2016, 20:14 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 12:05
«Oggi abbiamo espulso dal territorio nazionale il cittadino indiano Ram Lubhaya che il 16 agosto scorso si era reso responsabile, a Scoglitti, in provincia di Ragusa, del tentato sequestro di una bambina di età inferiore ai 14 anni (5 anni, ndr). Lo straniero, lo scorso 24 agosto, a seguito di un decreto di trattenimento emesso dal Questore di Ragusa, era stato accompagnato all'interno del Centro di Identificazione ed Espulsione di Pian del Lago a Caltanissetta». Lo fa sapere il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «Oggi, con un volo decollato da Roma Fiumicino e diretto a New Delhi - spiega Alfano - il cittadino indiano è stato riaccompagnato al suo Paese». «L'Italia - prosegue il ministro - conosce i principi dell'accoglienza per chi fugge da guerre e persecuzioni, ma è soprattutto un Paese che fa rispettare le proprie leggi e le proprie regole e chi non le rispetta o si dimostra ostile ai nostri principi, lo espelliamo. Abbiamo ritenuto necessaria, dunque, questa espulsione perché il cittadino indiano ha leso la pacifica convivenza della nostra società. Soggetti che si rendono responsabili di simili comportamenti sono arrestati o espulsi dal nostro territorio». Salgono così a 114 le espulsioni eseguite dall'inizio del 2015 ad oggi; 48 nell'anno in corso.

I molti dubbi sull'accusa di presunto tentativo di rapimento
La notizia del presunto tentato rapimento della bambina aveva a lungo tenuto banco per la duplice decisione della procura di non tenere in carcere l'immigrato, 43 anni, privo del permesso di soggiorno, per un titolo di reato che in effetti non prevede la custodia cautelare.
Le testimonianze, inoltre, non aiutavano a chiarire le effettive intenzioni dell'immigrato che non si era mai allontanato dalla vista dei familiari della bambina e che non aveva manifestato atti ostili o minacciosi. Si sarebbe limitato a prenderla in braccio ammettendo al più di essere stato alticcio. Circostanze avvalorata da altri bagnanti. L'indiano, che ha sempre smentito di aver voluto rapire la piccola e di essere al centro di un equivoco, era per di più conosciuto da alcuni dei parenti della piccola. E una volta tornato in libertà non si era mai allontanato dalla zona. 
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