Nuoro, 19enne ucciso alla fermata del bus a fucilate davanti alla fidanzata

Nuoro, 19enne ucciso alla fermata del bus a fucilate davanti alla fidanzata
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Venerdì 8 Maggio 2015, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:45
​Uno studente 19enne di Orune (Nu), Gianluca Monni, è stato freddato a fucilate stamani intorno alle 7,30 in corso Repubblica alla fermata dell'autobus che attendeva per andare a scuola a Nuoro, dove frequentava l'ultimo anno delle superiori.

Sul posto i carabinieri che stanno interrogando numerosi studenti che attendevano anch'essi il pullman per andare a scuola. E anche la fidanzata che si trovava lì vicino e che ha tentato invano di soccorrerlo. È scattata la caccia al killer.



Sarebbero stati due gli uomini che hanno sparato. Entrambi avevano il volto travisato e dopo l'omicidio sono scappati a bordo di un'auto. Il giovane è stato raggiunto da tre fucilate mentre era seduto su un gradino poco distante dalla pensilina dell'Arst. Il ragazzo studiava all'Istituto professionale Alessandro Volta.



Al momento dell'omicidio con lui c'erano anche altri ragazzi che attendevano lo stesso pullman e la fidanzata che si stava avvicinando alla fermata.



C'è anche la pista passionale tra quelle seguite in queste ore dagli investigatori per dare un nome e un volto ai due killer. Non è una pista privilegiata, fanno sapere i carabinieri, ma è certo che stanno vagliando il racconto degli amici e compagni di scuola della giovane vittima: sono stati loro a svelare che alcuni mesi fa Gianluca aveva avuto una brutta discussione, poi sfociata in una lite vera propria, con alcuni ragazzi del paese, probabilmente dei bulli, e in questa circostanza era stato costretto a difendere con forza la sua fidanzata. È questo l'unico particolare saliente, un possibile appiglio per arrivare ad un movente plausibile, emerso finora nella vita di questo studente per il resto irreprensibile. I militari della Compagnia di Bitti e del Reparto Operativo del Comando provinciale di Nuoro, coordinati dal capitano Luigi Mereu, hanno già ascoltato una ventina di persone e stanno passando al setaccio le frequentazioni e le abitudini di Gianluca, sia ad Orune, dove viveva con la famiglia, che a Nuoro, dove studiava. Sentiti anche i compagni di scuola dell'Istituto professionale del capoluogo barbaricino frequentato dalla vittima.



La salma dello studente si trova ora all'ospedale San Francesco di Nuoro, dove nel tardo pomeriggio verrà effettuata l'autopsia affidata all'anatomopatologo Vindice Mingioni.
Le indagini sono coordinate dal Procuratore della Repubblica di Nuoro Andrea Garau e dal sostituto Andrea Vacca.




«Gianluca era uno dei ragazzi più educati di questa scuola, uno dei più bravi. Quello che è successo ci ha sconvolto tutti. È scandalosa la superficialità con cui viene trattata la vita umana, cosa può aver mai fatto o detto un ragazzo come lui per meritare una punizione così?». Così la preside dell'Istituto professionale Alessandro Volta di Nuoro, Innocenza Giannasi, commenta, ancora scossa l'omicidio di Gianluca Monni. «Per me stamattina è stato necessario stare vicina ai ragazzi per aiutarli a elaborare il lutto - ha proseguito la preside di ritorno dall'altro istituto che dirige, il tecnico Agrario Bernardo Brau, intitolato ad un altro studente ammazzato a Oniferi nel 1983 - Poi verrà il momento della riflessione, probabilmente domani in una assemblea di istituto. È evidente che bisogna capire il motivo per alcuni giovani possano arrivare a commettere fatti del genere e poi capire come intervenire. Questa per noi è la fase del dolore, poi bisognerà fare una riflessione profonda con la speranza che fatti del genere non ne capitino più». Domani mattina i ragazzi dell'Istituto professionale e le rappresentanze degli altri studenti delle scuole superiori della città si incontreranno all'ingresso della scuola di Gianluca per un momento di riflessione, poi allo squillo della prima campanella alle 8.15, ci sarà un minuto di silenzio.
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