Titoli Premafin, chiesti 5 anni per Salvatore Ligresti per manipolazione mercato

Titoli Premafin, chiesti 5 anni per Salvatore Ligresti per manipolazione mercato
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Lunedì 16 Ottobre 2017, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 19:13
Cinque anni di carcere e una multa di 100 mila euro è la richiesta di condanna avanzata oggi al Tribunale dalla Procura di Milano per Salvatore Ligresti, imputato per manipolazione del mercato sui titoli Premafin. Il pm Giordano Baggio ha anche proposto 3 anni e 63 mila euro di multa per ciascuno dei due coimputati dell'ex immobiliarista, Giancarlo de Filippo e Niccolò Lucchini e la confisca di tutte le azioni UnipolSai sequestrate su conti esteri nel corso delle indagini.

Tra le parti civili, la Consob ha chiesto agli imputati circa 96 mila euro per danni all'integrità del mercato, di immagine e patrimoniale. Tra gli azionisti, un gruppo di 35 piccoli risparmiatori, ha avanzato la proposta di un risarcimento di circa 2 milioni e 800 mila euro e in subordine una provvisionale del 25 per cento della cifra richiesta. Secondo la ricostruzione del pm Baggio il «movente» delle operazioni al centro della vicenda sarebbe stato quello di mantenere alto il prezzo delle azioni Premafin (poi confluita in UnipolSai) in quanto erano gli asset che le holding della famiglia, Imco e Sinergia, avevano dato come garanzia per i loro debiti. Inoltre, Ligresti non voleva correre il rischio di vedere diluita la sua quota in Premafin per non perderne il controllo. Premafin, ha ricordato il pm nella requisitoria, doveva fare un aumento di capitale e, secondo la sua ipostesi, con il valore più alto dei titoli, ci sarebbe stata una minore emissione di nuovi titoli e quindi un minore rischio di diluzione per gli azionisti.

Le operazione entrate nel mirino degli inquirenti - le indagini sono state condotte dal pm Luigi Orsi ora pg in Cassazione - sarebbero state realizzate attraverso due trust con sede alle Bahamas (Ever Green ed Heritage).
Giancarlo de Filippo risulta essere il trustee del fondo Heritage e l'asset manager di The Ever Green Security Trust. Tuttavia, per la Consob dietro ai due trust c'era Salvatore Ligresti. Niccolò Lucchini, invece, avrebbe ricevuto il mandato a operare sul titolo Premafin. In base agli accertamenti le società che fanno capo ai due trust tra il 2 novembre 2009 e il 16 settembre 2010, avrebbero comprato a più riprese azioni Premafin in chiusura di Borsa in modo tale da condizionare l'andamento del titolo. I beneficiari dell'operazione sarebbero stati i Ligresti e le loro società, in particolare Imco e Sinergia. Nell'aprile del 2012 la Guardia di Finanza sequestrò il 20 per cento del capitale di Premafin allora in pancia ai due trust.
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