denunciando il ricatto subito e gli agenti del commissariato di Pontedera sono riusciti a ricostruire in fretta l'accaduto. La ragazzina era stata minacciata sia attraverso il social network Ask sia attraverso Whatsapp da
un numero di telefono sconosciuto. Il ricattatore ha prima chiesto altre foto e poi un incontro per ottenere prestazioni
sessuali altrimenti avrebbe diffuso le foto hot dell'adolescente già in suo possesso. I poliziotti hanno quindi scoperto che il telefono dal quale arrivavano le minacce era intestato a una persona adulta ma in uso al figlio sedicenne che è stato quindi denunciato. Gli agenti hanno anche sequestrato il telefono cellulare e tutti gli altri dispositivi elettronici (computer e tablet) in suo possesso.
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