Ieri sera tardi erano ancora in corso le indagini insieme ai colleghi della stazione di Rivergaro. Il corpo, trovato avvolto in due o tre sacchi neri dell'immondizia, era integro, e sarà l'autopsia che verrà effettuata nelle prossime ore a stabilire le cause del decesso. Sicuramente quando il sacco è stato gettato dal ponte, da un'altezza di circa sei metri, l'uomo era già morto. In quel punto in questi giorni c'è poca acqua, quindi l'involucro non è stato portato via dalla corrente. È dunque un giallo a tutti gli effetti quello sul quale ora devono lavorare i carabinieri piacentini. Sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore della Repubblica Emilio Pisante.
Quasi certamente, stando ai rilievi scientifici effettuati e alla posizione in cui è stato trovato il sacco, l'involucro con il cadavere è stato gettato da un'auto di passaggio sul ponte, non si sa quanto tempo fa.
L'omicidio potrebbe essere avvenuto ovunque prima che l'assassino, o gli assassini, arrivassero nel Piacentino per sbarazzarsi del corpo. Ma, ovviamente, non è nemmeno escluso al momento che il delitto invece sia avvenuto poco distante. La vittima indossava ancora gli abiti, e il corpo era integro. Al momento non si sa se avesse con sé dei documenti, e questo rende l'identificazione ancora più difficoltosa. Si tratta inoltre di una zona di forte passaggio automobilistico, ma piuttosto isolata per le abitazioni, quindi non sono utili anche le testimonianze dei vicini su da quanto tempo il sacco si trovasse in quel punto.
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