Ce n'è una fatta in un negozio che venderebbe articoli religiosi, per fare presepi e statuette di angeli. Dalla documentazione sequestrata emerge che Giurlani aveva dato disposizioni di pagamento in proprio favore per 200.000 euro «senza alcun giustificativo di spesa», scrive il gip Anna Liguori.
Inoltre «si era autoliquidato rimborsi spesa per 233.000 euro presentando rendiconti autocertificati (taluni neppure firmati), compilando moduli in cui asseriva di aver sostenuto pagamenti di importi spropositati per acquisiti di numero cellulari, fruizione di parcheggio e autostrade, acquisti di carburante per percorrenza mensili di 10-11 mila euro con picchi fino al 15.120 km, vitto (fino a 897 euro mensili)».
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