Perugia, la colf che voleva aderire all'Isis: studiava sul web com diventare un "lupo solitario"

Perugia, la colf che voleva aderire all'Isis: studiava sul web com diventare un "lupo solitario"
di Luca Benedetti
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Domenica 25 Settembre 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 00:08

PERUGIA Da colf a lupo solitario dell'Isis. «Pronta a colpire» dopo aver studiato i manuali scaricati dai siti che si rifanno al Califfato del terrore. Manuali arrivati per la prima volta nella mani di polizia e antiterrorismo italiani dopo il blitz nel quartiere di Fontivegge, a Perugia.

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha firmato il decreto per l'espulsione di una marocchina di 44 anni che aveva dato chiari «segnali di radicalizzazione dichiarando la propria vicinanza all'ideologia dell'autoproclamato Stato Islamico e pubblicando sul suo profilo Facebook contenuti tali da determinarne il blocco».

SOLO CASA E LAVORO
L'addio alla vita all'occidentale, il velo indossato con cura e fierezza. Usciva appena di casa per andare a fare i servizi in tre famiglie bene di Perugia e poi si chiudeva nella camera, che aveva in affitto a due passi dalla stazione ferroviaria, per studiare come diventare una jihadista. La donna marocchina di 44 anni scovata dalla digos della questura di Perugia e prelevata nell'appartamento che divideva con tre donne ucraine, è stata rimpatriata a Casablanca con un volo diretto da Fiumicino. L'hanno scortata venerdì gli stessi poliziotti che l'hanno scovata dopo settimane di indagini e una dritta che diceva così: «Controllate quella donna, ha cambiato vita».
IL MATRIMONIO FALLITO
Nella sua testa c'era l'Isis, niente più frequentazioni di amici e amiche conosciuti a Perugia quando era arrivata, sedici anni fa, dal Marocco una volta che il suo matrimonio era naufragato.
I poliziotti, che l'hanno seguita per settimane, nel suo computer hanno trovato materiale ritenuto molto interessante. Non solo contatti con i siti riconducibili al sedicente Stato Islamico. Ma, per la prima volta, i manuali del perfetto lupo solitario. Quelli che voleva innescare l'appello di Ferragosto del portavoce Isis Al Adnani ritenuto l'ispiratore degli attacchi in Europa. Il portavoce Daesh è stato ucciso a fine agosto. L'appello era arrivato con il video «Come on rise», cioè «Attivatevi», e metteva anche l'Italia nel mirino. Un appello per colpire gli occidentali e i crociati «nelle loro terre, ovunque si trovino, nei mercati e nelle stazioni ferroviarie», un appello per le stragi. E lei, la colf insospettabile, quel video di tre minuti lo aveva imparato così bene che era pronta, secondo gli investigatori della questura perugina, a muoversi per arrivare a colpire. Aveva contatti anche con chi combatte per la jiahd in Libia e Siria. Digos e polizia postale hanno trovato i manuali inediti, per l'Italia, quelli per indottrinare e addestrare i lupi solitari. Aveva scaricato le istruzioni per fabbricare ordigni. E sul telefonino c'erano filmati con violenze nei confronti di «miscredenti», alcuni dei quali molto violenti perché coinvolgono bambini. In un caso i frame raccontavano la morte di un ragazzino colpito a frustate. In un altro c'era un uomo sepolto vivo. E poi quelli delle esecuzioni.
La colf, ricostruiscono gli investigatori, aveva dimostrato forte ostilità nei confronti degli sciiti, dei Paesi occidentali, degli ebrei e dei «miscredenti» e, in piena adesione ideologica al jihad, aveva commentato con la frase «Amen, lo spero anche per me» un post che recita così: «Coloro che credono ed emigrano e fanno la jihad in nome di Dio, aspettano una benedizione da Dio. Ed io spero di essere tra loro».

DOPO ASSISI
«La strategia della prevenzione- ha spiegato il ministro Alfano-è per noi fondamentale e su questo fronte siamo impegnati con determinazione e costanza. Sale così a 116 il numero delle espulsioni eseguite dall'inizio del 2015».
A Perugia l'indagine non si ferma. Perché la colf che passava la notte al computer per imparare la guerra santa, potrebbe aver cercato di fare proseliti nell'Umbria che martedì ha lanciato da Assisi l'appello del Papa e delle religioni mondiali per la pace e contro il terrorismo.