Partigiano 90enne cancella svastica in luogo simbolo della Resistenza

Partigiano 90enne cancella svastica in luogo simbolo della Resistenza
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 13:59
Si è meritato il ringraziamento pubblico della presidente della sua Regione, l'Umbria, il partigiano 90enne folignate Enrico Angelini il quale, saputo che nella cascina di Raticosa, luogo simbolo della Resistenza, la targa che ricordava i martiri della lotta antifascista tra cui molti suoi compagni era stata staccata dal muro e al suo posto era stata disegnata una svastica.



Angelini si è recato sul posto con solvente e raschietto, ha cancellato il simbolo nazista e deposto una rosa. «Voglio pubblicamente rivolgere un ringraziamento a nome della Regione Umbria - dice la presidente Catiuscia Marini - al partigiano Enrico Angelini che, a Foligno, è andato personalmente a cancellare la svastica che alcuni irresponsabili hanno posto come sfregio al sacrario dei deportati della seconda Guerra mondiale».



Molti dei partigiani compagni di Angelini finirono infatti nei campi di sterminio. Enrico, che allora aveva poco più di 20 anni, ieri prima di ripulire la cascina ha anche versato qualche lacrima. «Il gesto di Enrico Angelini va sottolineato e ricordato come insegnamento a tutti noi ed ai più giovani che vivono in un Paese democratico e libero grazie a quelle vite umane sacrificate nella lotta al nazifascimo», è la sottolineatura della presidente dell'Umbria.
«Spero solo che a oltraggiare questo luogo sia stato qualche giovane esaltato, che magari ignora la nostra storia, e che faccia in tempo a ravvedersi», ha detto Angelini al quotidiano on-line Foligno Oggi.



La telefonata della vicepresidente della Camera. Angelini ha ricevuto anche la telefonata della vicepresidente della Camera, Marina Sereni. «Quando ho letto del gesto del partigiano Enrico Angelini, che è andato a cancellare la svastica dai muri della Cascina di Raticosa, simbolo della lotta partigiana nelle nostre terre, ho sentito il dovere di chiamarlo per dirgli grazie», riferisce Sereni in una nota. «Grazie ad Enrico - continua Sereni - per quello che ha fatto in gioventù, quando decise di combattere per la libertà di tutti, grazie per quello che ha fatto oggi, da giovane di 90 anni, per ricordare il valore di quanti hanno sacrificato la loro vita per dare a noi la possibilità di vivere in un Paese democratico.
Da lui una lezione per chi ha violato e imbrattato quel luogo e una sollecitazione per tutti noi, a coltivare la storia e la memoria di quegli anni per poter costruire un futuro migliore».




Cantone (Cgil): «Un esempio per tutti». «Il gesto di Enrico è un esempio per tutti noi e soprattutto per i giovani. Siamo orgogliosi di avere tra i nostri iscritti persone come lui che hanno combattuto in prima persona contro il nazi-fascismo e che ancora oggi si impegnano concretamente per difendere i valori della Resistenza»: è quanto ha affermato il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, commentando il gesto di Enrico Angelini. Carla Cantone - riferisce lo Spi-Cgil in una nota - ha contattato telefonicamente Angelini, che è iscritto al Sindacato dei pensionati della Cgil di Foligno, «per complimentarsi con lui per il gesto ma anche perchè ha dimostrato che c'è ancora molto bisogno di combattere per la libertà e per la democrazia».
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