Paolo Nespoli e la Stazione spaziale sfrecciano su Roma: lo spettacolare passaggio

Paolo Nespoli e la Stazione spaziale sfrecciano su Roma: lo spettacolare passaggio
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 29 Settembre 2017, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 20:39

Da via del Corso a piazza Barberini seguendo tutta via del Tritone: uno "struscio" classico per Roma evitando però buche, traffico e semafori e - va detto - violando ogni limite di velocità, perché Paolo Nespoli viaggiava a 28.800 chilometri orari quando è sfrecciato con la Stazione spaziale sulla verticale della Capitale con una spettacolarità da stropicciarsi gli occhi.

Grazie al cielo terso, la "cometa" è apparsa nitidamente alle 19.23 e in sei minuti ha attraversato la "cupola" celeste che aveva visto tramontare il Sole da meno di mezz'ora. L'epifania dell'Iss con a bordo il veterano astronauta dell'Agenzia spaziale europea e dell'Agenzia spaziale italiana, impegnato dal 28 luglio nella missione Vita, si è rivelata particolarmente spettacolare: una magnitudine (in questo caso la luminosità causata dal riverbero dei raggi solari) di -3,7 è a dir poco strepitosa, capace di "bucare" il cielo sopra Roma che, pur privo di nubi, non può mai essere cristallino come quello delle Dolomiti.

La stazione spaziale è arrivata da sud ovest dopo aver sorvolato Nordafrica e Sardegna, ha attraversato il Lazio ed ha poi proseguito su Umbria e Marche prima di affacciarsi sull'Adriatico diretta alla Crozia. Un passaggio con un'inclinazione di 81°, ovvero quasi verticale, il che ha contribuito a prolungare lo spettacolo a una quota di quasi 400 chilometri. Scommettiamo che presto Paolo Nespoli twitterà una magnifica foto del suo "struscio" romano? 
 



(aggiornamento) Scommessa vinta ma era troppo facile: ecco la panoramica dell'Italia dell'Italia scatta da Naspoli poco dopo il passaggio su Roma.

Un passaggio sulla Capitale, inoltre, che non poteva capitare più a proposito: proprio la  notte del 29 settembre la scienza fa festa. Incontri, conferenze, caffè letterari, visite ai centri di ricerca italiani e perfino giochi e esperimenti. E' la Notte Europea dei Ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica, promossa dall'Unione Europea, che da 12 anni porta la scienza tra i cittadini di tutte le età. In Europa partecipano all'iniziativa 300 città di 30 Paesi, con oltre 200 eventi e il coinvolgimento di migliaia di ricercatori. In programma una passerella dei principali progetti che si sono aggiudicati i finanziamenti europei attraverso i programmi banditi dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e le borse Marie Curie. Mentre in Italia sei grandi progetti coinvolgono 52 città, da nord a sud della penisola in un programma fittissimo di eventi sempre lungo il fil rouge della divulgazione scientifica.


Il passaggio su Roma

A Roma tra i tanti appuntamenti ci sono le osservazioni del cielo organizzate dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi); per conoscere meglio la terra sotto i nostri piedi, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), apre le porte al pubblico con seminari, laboratori didattici e visite guidate alla sala di monitoraggio sismico e allerta tsunami; previsti anche dei talk show: in «ASTROJukeBox», i ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) incontrano il pubblico all'Osservatorio Astronomico cittadino per rispondere alle curiosità su Sistema solare, Big Bang e buchi neri; mentre l'Area della Ricerca Cnr di Tor Vergata si trasforma in un parco articolato tra laboratori, padiglioni della scienza, attività on the road, eventi e spettacoli tra i quali «A scuola di terremoti» e «Star Treck, Scienza ultima frontiera».



Nelle strade del centro storico della città di Frascati oltre un centinaio di ricercatori accolgono curiosi e visitatori in decine di eventi organizzati dall'associazione Frascati Scienza. Tra questi la novità di questa edizione: «Il Luna Park della Scienza», un posto magico dove la scienza si unisce al gioco e al divertimento. Nei dintorni della città tutti i centri di ricerca aprono le porte al pubblico, compreso il centro dell'Agenzia Spaziale Europea in Italia.

A Milano apre le porte, invece, il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, per il convegno organizzato dal GARR - rete italiana dell'università e della ricerca, «Io digitale» che affronterà temi legati a come la tecnologia possa trasformare la percezione di noi stessi e le relazioni con gli altri; i caffe scientifici di Parma, distribuiti in bar o librerie ospitano conversazioni di carattere divulgativo con i ricercatori, mentre le mostre più originali, come quella organizzata a Napoli, nella Stazione della Metropolitana «Municipio» presenta ai passanti le attività di ricerca dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), come la ricerca delle onde gravitazionali o dei neutrini provenienti dal cosmo remoto; a Perugia l'Auditorium Santa Cecilia ospita nell'ambito di Sharper - Notte Europea dei Ricercatori, la presentazione in anteprima nazionale di Einstein l'aveva capito.

La scoperta delle onde gravitazionali, libro di Sergio Rossi, scrittore e fisico laureato all'Università di Perugia.
 

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