Palermo, picchiati e sequestrati: così una banda di rom rapinava anziani soli in casa

Palermo, picchiati e sequestrati: così una banda di rom rapinava anziani soli in casa
di Mario Meliadò
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Domenica 12 Novembre 2017, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 15:18
Avevano messo in piedi un “commando” specializzato in furti in casa ad Altavilla Milicia – nel Palermitano –, squallidamente perpetrati ai danni di persone anziane, preferibilmente sole, sistematicamente neutralizzate e talvolta anche picchiate per poter svaligiare l’appartamento senza contrattempi.

Ma per questi tre pregiudicati adesso i carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno schiuso le porte del carcere: dovranno rispondere di concorso in rapina aggravata in abitazione.
 
L’operazione “Oltre” ha puntato i riflettori su una serie di “colpi” messi a segno ad Altavilla tra il luglio e il settembre di quest’anno. Il basista era un 44enne del posto che, conoscendo bene i luoghi e i residenti, si occupava d’individuare le abitazioni in cui vivevano persone anziane, preferibilmente da sole e in zone isolate del paese.

Effettuati i debiti sopralluoghi, veniva contattato un complice di Calatafimi (in provincia di Trapani), domiciliato però presso il campo rom di Palermo, che fungeva da collegamento con “Ciccio”, un 34enne rom d’etnia kosovara che faceva da reclutatore per le rapine. Tra i partner abituali per l’azione il rumeno “Giorgio”, 37 anni, già arrestato di recente dalla Benemerita per reati contro il patrimonio in forza di un mandato di cattura europeo, emesso d’urgenza perché erano emersi elementi tali da far ritenere che avrebbe lasciato l’Italia a breve.
 
Tra i “colpi” oggetto di ricostruzione investigativa una prima rapina, messa a segno nel luglio scorso, in occasione della quale la gang era penetrata nottetempo nell’abitazione di una settantenne che vive da sola: dopo averla immobilizzata, legandola con una cintura, i rapinatori indisturbati hanno prelevato diversi orologi di valore e persino la sua fede nuziale.

Sempre ad Altavilla il terzetto ha poi colpito almeno un’altra volta due mesi fa, in concomitanza coi festeggiamenti patronali per la “Madonna della Milicia”: ancòra una volta scelta una zona periferica e appartata doveva vive un anziano che in quel momento era da solo, circostanza della quale probabilmente i malviventi s’erano accertati previo appostamento precedente. A quel punto, facilissimo per loro fare irruzione, bloccare l’uomo e fare razzia di denaro e gioielli.
 
 
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