Palermo, la paziente violentata dal ginecologo: «Mi diceva: "devi ringraziarmi"»

Palermo, la paziente violentata dal ginecologo: «Mi diceva: "devi ringraziarmi"»
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Giovedì 2 Novembre 2017, 15:57
«Quella volta in cui io andai e si verificò il fatto per cui ho fatto denuncia erano presenti in ambulatorio tante persone. La segretaria non mi notò per cui io bussai alla porta del dottor Biagio Adile e lui mi rispose che dovevo aspettare. Fui ricevuta per ultima, quando già l'ambulatorio era vuoto, era presente solo l'infermiera». Comincia così il racconto della giovane tunisina che ha denunciato il primario ginecologo palermitano Adile per violenza sessuale. La donna sarebbe stata molestata due volte: una nello studio privato del dottore, l'altra in ospedale. La seconda volta, temendo che il medico avrebbe riprovato ad abusare di lei, ha registrato col cellulare quanto accaduto. «Io sono disponibile, tu fai così», si sente nella prima parte della registrazione audio.
E ancora «senza di me che avresti fatto, il primario ti ha visitato». La donna, dopo diverse operazioni subite nel suo Paese, si era affidata alle cure del medico palermitano. «Mi ha fatto capire che voleva che io ricambiassi - racconta la tunisina - Ricordo che era seduto sulla scrivania e io di fronte e mi chiedeva di avere un rapporto orale e un rapporto sessuale. Alle mie resistenze diceva: (nell'interrogatorio viene fatto sentire a questo punto il file audio ndr) 'anzi devi ringraziare che ti ho fatto l'intervento, senza di me che facevì» Nell'interrogatorio si alternano le risposte della donna con le registrazioni di quanto avvenuto in ospedale che riscontrano che il medico obbligò la tunisina a un rapporto orale.
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