Calcolatrice alla mano la nuova creatura sommerà i 10 mila iscritti dell’Upa (la sigla padovana di Confartigianato che esiste da 60 anni) ai 5 mila iscritti della Cna, che esiste da una quarantina d’anni. Un polo associativo che può contare su 39 sedi territoriali e su tutti e 390 i dipendenti attuali delle rispettive sigle. La collaborazione già c’era, fanno notare gli addetti ai lavori: “Sono due anni che abbiamo lo stesso consorzio fidi, la stessa cassa edile e l’edilizia è il settore che raccoglie più associati. L’obiettivo è avere un unico centro di formazione, e in generale un’unica voce che rappresenti le piccole e medie imprese” Uniti si vince, insomma.
Per ora ci sarà il doppio acronimo Cna-Upa, ma il tavolo di lavoro è aperto per ragionare sul patrimonio comune e i servizi alle imprese.
“E’ arrivato il momento di avviare una grande costituente per un progetto comune tra Upa e Cna, nel rispetto delle specifiche identità” sono le parole di Roberto Boschetto, Presidente dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova.
“Todo cambia” con questo titolo le due associazioni hanno annunciato l’alleanza durante una tavola rotonda a Lido degli. Estensi, nel Ferrarese. Il Presidente di Cna Guerrino Gastaldi ha confermato: “Nei prossimi giorni dobbiamo avviare un percorso che porti a dare sostanza alle esperienze comuni che Cna e Upa stanno facendo nel credito, nel territorio e nelle categorie. Gli imprenditori ci chiedono di ammainare le vecchie bandiere e di dare risposte concrete. Il tempo delle divisioni è finito: servono alleanze e strategie innovative.”