Ritirate ostriche provenienti dal sud della Francia: causano nausea e vomito

Attenzione alle ostriche provenienti dal sud della Francia
di Luisa Mosello
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Lunedì 23 Gennaio 2017, 23:31 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:46

Attenzione alle ostriche provenienti dal sud della Francia. Dove è stata sospesa la loro commercializzazione in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre. Per questo motivo l'amato simbolo delle cene romantiche a lume di candela, ricercatissimo soprattutto fra qualche settimana per San Valentino, ha subito uno stop da parte del prefetto del dipartimento dell'Hérault, nella regione dell'Occitania. Per il momento, come riporta France3, è stata interrotta la distribuzione di ostriche e anche di cozze della laguna di Thau dopo un'intossicazione collettiva dovuta al  virus. Lo stesso sito era stato chiuso fra ottobre e novembre a causa dell' Alexandrium, una microalga tossica.
 

 


Anche se la partita incriminata è stato ritirata dal mercato occorre essere prudenti e quando si va in pescheria  controllare sempre la provenienza. Perchè il sistema di allerta comunitario lo ha segnalato fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia. E, viste le frequenti truffe anche ai danni di ristoranti di lusso, chiedere di conoscere esattamente l'origine di queste preziose conchiglie afrodisiache. Si potrà obiettare che a gennaio, essendo un mese senza erre, le ostriche non si mangiano ma in francese si dice janvier.  

La tradizione, attualmente non più seguita perchè oramai si trovano tutto l'anno, deriva da un'antica ordinanza del 1752. Con cui la Polizia di Parigi vietava il commercio di ostriche durante i periodi più caldi (da giugno ad agosto, mesi senza erre) per evitare che venissero a contatto con temperature elevate e diventare deperibili, quindi nocive per la salute. Questa usanza è legata anche al periodo di riproduzione che appunto coincide con quello primaverile-estivo in cui è presente il "latte" cioè il liquido seminale che ne altera il sapore. Ma per accontentare gli appassionati di questi molluschi, che o si adorano o si detestano, il mercato ultimamente ha creato le ostriche "quattro stagioni' che sono della specie Crassostrea gigas, riconoscibili dall'umbone ricurvo.

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