Ong e migranti, scontro tra Alfano e Orlando

Ong e migranti, scontro tra Alfano e Orlando
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Sabato 29 Aprile 2017, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 09:10

«Se ci sono da parte della magistratura delle informazioni attendibili e credibili, non sarà certo il governo a contrastarle, ma distinguiamo questo dal fatto che per noi l'attività delle organizzazioni di volontariato è preziosa e benvenuta». Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sul caso Ong e migranti arrivando al vertice Ue straordinario sulla Brexit. «L'attività delle Ong è preziosa e benvenuta». Ci sono traffici? «La magistratura indagherà». I volontari che salvano vite umane «sono benvenuti», ha aggiunto.


Netto il ministro degli Esteri Angelino Alfano: «Io do cento per cento di ragione al procuratore Zuccaro, perché ha posto una questione vera», ha detto a Taormina a margine di una serie di incontri e sopralluoghi in vista del G7.  «Spero che non sia solo la Procura di Catania a occuparsi di questa vicenda: noi abbiamo fatto un grande sacrificio nel salvataggio di vite umane. Però bisogna anche capire come fanno alcune Ong, e non tutte, neanche la mia è una generalizzazione, a spendere tutti questi soldi solo con i finanziamenti dei sostenitori. Boh, vediamo. Bisognerà accertarlo e spero che siano alcune, e non una sola, le Procure che lavorano su questo», ha aggiunto.

E ancora: 
«Noi dobbiamo stabilizzare la Libia. Se si stabilizza la Libia avremo un grande vantaggio, avremo un grandissimo e immediato beneficio sui flussi migratori: è quello l'obiettivo della comunità internazionale, anche perche fino adesso noi abbiamo pagato il conto di questo lavoro non completato della comunità internazionale. E adesso è giunto il momento di completare quel lavoro». «Nel frattempo - ha proseguito Alfano - noi stiamo andando avanti anche in modo bilaterale. Ho sentito Fayez al Sarraj, il presidente libico, proprio tre giorni fa. Abbiamo lavorato promuovendo un incontro a Roma tra Est e Ovest della Libia. Insomma, non è che aspettiamo fermi che gli altri si muovano. Intanto andiamo avanti noi».

«La vicenda delle Ong lasciamola decidere agli atti giudiziari per quanto riguarda l'aspetto penale. Sotto il profilo politico credo che, al netto di questa storia, vada raccontata come un insieme di vicende che hanno consentito di affrontare situazioni difficilissime in condizioni difficilissime», ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, questa mattina a Norcia, a margine dell'inaugurazione della riapertura del primo albergo nel centro storico della città dopo il sisma.


Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato Piero Grasso: «Bisogna parlare delle indagini quando sono concluse non quando sono in corso. Mi pare un po' fuori dall'ordinamento che un magistrato, un procuratore, si possa pronunciare ancora prima che si facciano le indagini». Per Grasso parlare di indagini in corso è «qualcosa che certamente va fuori da quelle che sono le competenze di un magistrato». «Poi tutto questo è stato strumentalizzato da una parte politica che è contro l'accoglienza, contro l'integrazione - aggiunge - e questo fa male, perché bisogna comprendere soprattutto quale può essere la strumentalizzazione di dichiarazioni fatte magari in buona fede in un momento particolare in cui vuoi mettere quasi sull'avviso di un pericolo, di un rischio. Ma poi vengono strumentalizzate, quindi una persona che ha un incarico istituzionale deve anche prevedere quelle che possono essere le strumentalizzazioni delle sue dichiarazioni».

E sugli attacchi del M5s a chi accusa il pm Zuccaro, Grasso dice: «Il problema è che chi cavalca quelle dichiarazioni poi difende la fonte di quelle dichiarazioni». «Bisogna scindere il problema politico dal problema giudiziario e delle indagini, sono due aspetti assolutamente diversi», conclude il presidente del Senato.

Grasso rivolge un appunto anche a Luigi Di Maio:
«Caro Luigi, sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile - scrive su Fb - Nessuno - il Governo, un blog o una impresa privata - ha mai nemmeno provato a suggerirmi cosa pensare o dire. Anni di magistratura - aggiunge il presidente del Senato Grasso in risposta a Di Maio - mi hanno insegnato abbastanza per avere una opinione fondata sui temi della giustizia, delle indagini, e di quando è opportuno che un procuratore parli delle sue informazioni, se suffragate da solidi elementi probatori». 

Pronta le replica di Di Maio:
«Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere. Anni e anni di magistratura eppure le è sfuggito. #lacune».

 

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