'ndrangheta, Dda avvia indagine su processione e inchino a boss

'ndrangheta, Dda avvia indagine su processione e inchino a boss
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Lunedì 7 Luglio 2014, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 16:52

La Dda di Reggio Calabria ha avviato un'indagine su quanto accaduto a Oppido Mamertina, dove la processione della Madonna delle Grazie si fermata davanti all'abitazione del boss della 'ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all'ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute.

Il caso carabinieri Alla Dda è giunta la segnalazione inviata dai carabinieri di Oppido il cui comandante ha abbandonato la processione quando si è accorto di ciò che stava accadendo, avviando i primi accertamenti.

La sosta dal boss L'indagine punta ad accertare l'eventuale livello di contiguità dei portatori della statua della Madonna e se la sosta era stata programmata o se pure sia stata una decisione presa all'ultimo momento. L'iniziativa della Dda reggina si svilupperà sulla base di quelle che saranno le notizie che saranno fornite dai carabinieri.

Nunnari: basta processioni «Siccome sotto la bara può capitare che ci sia il mafioso di turno che fa poi il capo, allora bisogna avere il coraggio di fermare le processioni. Se fossi vescovo di quella città per un po' di anni non ne farei e credo che sarebbe cosa gradita alla Madonna», ha detto il presidente dei vescovi calabresi monsignor Salvatore Nunnari. «Ancora oggi - ha aggiunto mons. Nunnari, arcivescovo metropolita di Cosenza - permettiamo che si svolgano processioni dove la Santa Patrona è degli altri? So bene, per la mia esperienza, cosa sia questa attività popolare che esplode in anarchia religiosa. Cioè sotto la vara loro non si sentono dipendenti da alcuna gerarchia e sentono di avere un rapporto loro personale con il Padreterno, la Madonna e con i santi».

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