Sul fenomeno delle baby gang la preoccupazione dei cittadini «non può essere non condivisa», ha aggiunto: «Si tratta di una situazione eccezionale ma noi abbiamo assunto questa iniziativa dal punto di vista dell'organo di autogoverno della magistratura, quella cioè di ascoltare i diretti protagonisti dell'azione di contrasto, sia repressiva affidata alla magistratura, sia delle altre istituzioni per sostenere lo sforzo di ciascuno».
Nelle prossime settimane, ha precisato il vice presidente del Csm, sarà avviata «una specifica iniziativa consiliare finalizzata a produrre una risoluzione frutto del confronto e dell'approfondimento». Questa risoluzione dovrà avere due direttrici fondamentali, ha spiegato infine Legnini. La prima è quella di elaborare proposte normative «se saranno riscontrate necessarie»; due riguarderà le soluzioni organizzative «per far sì che ciascuno degli attori, della prevenzione e della repressione sia messo nelle condizioni migliori possibili di agire».
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