Dopo la dichiarazione di inidoneità al volante sono stati spostati dietro le scrivanie ma hanno mantenuto lo stesso stipendio (più alto) riservato a chi guida per davvero. Sull'Anm, partecipata del Comune di Napoli, sono ancora in corso le trattative per un Piano di risanamento che potrebbe evitare il fallimento dell'azienda. In serata c'è stato un incontro tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ed il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dal quale sarebbero emersi spiragli per una soluzione positiva ed evitare la bancarotta dell'azienda di trasporti.
In particolare, è stato annunciato che ci saranno trasferimenti ogni due mesi delle tranche dei 58 milioni per il trasporto pubblico e priorità ad Anm dei fondi per i prepensionamenti rispetto ad altre aziende. Queste le principali aperture della Regione Campania nei confronti del Comune di Napoli nell'ambito di una collaborazione per salvare la società di trasporto pubblico cittadino. Secondo il sindacato Usb »il problema vero del fallimento di ANM non sono gli inidonei ma dirigenti e funzionari che hanno gestito i processi e il personale. Le denunce presso gli enti competenti sono state effettuate, indaghi la Procura e provi a fare chiarezza.
Sulla questione dei Non Idonei, l'Usb ricorda che più volte, anche lo scorso 12 aprile, con una lettera inviata ad Anm e, tra gli altri, anche alla Motorizzazione Civile, alla Prefettura, al sindaco a due assessori, il sindacato ha nuovamente sottolineato l'importanza dei criteri di appropriatezza negli accertamenti medico legali d'idoneità alla guida, con particolare riferimento alla guida professionale.
Per il segretario generale della Filt Cgil Campania, Natale Colombo la messa in sicurezza dell'azienda, per le responsabilità che riguardano il sindacato, e la salvaguardia dei livelli occupazionali non possono essere scaricati sui lavoratori ma è con loro che vanno sostenute le scelte.
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