«C'è bisogno di passione per esistere»: Elena morta sul Monte Bianco tradita dalla montagna che amava

«C'è bisogno di passione per esistere»: Elena morta sul Monte Bianco tradita dalla montagna che amava
di Veronica Cursi
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Lunedì 24 Aprile 2017, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 11:05

«L'uomo ha bisogno di passioni per esistere», scriveva sul suo profilo Instagram.  E la passione di Elena Carpignano, 38 anni, originaria della Liguria, era la montagna, quella stessa montagna che domenica l'ha uccisa durante una delle tante scalate sul Monte Bianco. Elena era una scalatrice esperta ma è stata investita da una colata di neve mentre scendeva il versante sud dell'Aiguille du Jardin (4.035 metri), nella catena dell'Aiguille Verte. Non ha fatto in tempo a mettersi in salvo ed è precipitata per 500 metri.

«Sognatrice, viaggiatrice, scalatrice, sciatrice, amante della vita», così si descriveva su Instagram. «Il vento ti aiuta a volare con i tuoi sogni», scriveva. Ne era così convinta che per i suoi sogni aveva deciso di cambiare vita. Laureata a Genova in Scienze Ambientale, tre anni fa si era trasferita nella valle di Chamonix in Francia dove lavorava per Epic tv, una community online di appassionati di scalate. 

Sui social scorrono le immagini delle sue imprese: «Il tuo unico limite sei tu», scriveva postando foto di paesaggi imbancati. Elena si sentiva libera sulla vetta di quelle montagne: «A volte il modo migliore è lasciarsi andare», diceva. Lei l'aveva fatto, c'era riuscita.

Solo sei giorni fa aveva pubblicato una foto che la ritraeva mentre scalava una montagna sulle Alpi in Francia: «Il giorno che combatterai i tuoi demoni, sarai felice - scriveva - Ma ci sarà sempre qualcuno alle tue spalle che ti sussurrerà i ricordi del passato». Domenica purtroppo i suoi demoni sono andati a trovarla.

 



 

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