Trento, ragazza di 29 anni scivola in un canalone e muore durante l'escursione: 3 feriti sotto una valanga

Trento, ragazza di 29 anni scivola in un canalone e muore durante l'escursione: 3 feriti sotto una valanga
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Domenica 28 Gennaio 2018, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 10:40
Una giovane donna è morta in Trentino precipitando in una canalone, mentre una valanga ha travolto tre scialpinisti, rimasti lievemente feriti. I due incidenti in montagna sono accaduti entrambi intorno alle 12.30, il primo nel Trentino orientale, l'altro nell'Alto Adige settentrionale, tutte e due a circa 2.000 metri di quota. Per la valanga non si tratta di un episodio isolato in questo periodo. In Val Venosta erano state registrate due vittime già il 3 gennaio, una donna tedesca di 45 anni e la figlia di 11 anni, che stavano facendo fuoripista.

È invece del 24 gennaio una valanga in Val Gardena, sotto cui ha perso la vita un iceclimber, una guida alpina di 40 anni, durante la scalata di una cascata di ghiaccio. Il pericolo di valanghe era giunto al livello massimo proprio la settimana scorsa, con qualche località, come la Vallelunga, che aveva raggiunto i tre metri di neve, strade chiuse, qualche paese rimasto isolato e alcuni gruppi di turisti evacuati. La vittima di oggi è una vicentina di 29 anni, che era in gita con le ciaspole insieme al marito sul monte Coppolo, al Passo del Brocon. Le ciaspole, secondo una prima ricostruzione, hanno perso aderenza e la donna è scivolata nel vuoto. Il marito ha chiamato i soccorsi e i sanitari sono arrivati in elicottero, calati con il verricello, ma non hanno potuto che constatare il decesso. Il recupero della salma ha visto impegnato il soccorso alpino.

La valanga ha travolto invece tre altoatesini a Punta Lavine, in alta Val Sarentino.
Il pericolo valanghe in Alto Adige oggi era marcato (di grado 3 in una scala da 1 a 5), con la possibilità di valanghe di neve umida da tutte le esposizioni, visto l'indebolimento del manto nevoso sotto i 2.500 metri di quota. Le temperature in aumento e il sole di domani fanno prevedere un ulteriore indebolimento del manto nevoso. I tre si sono salvati grazie al fatto che altri sette alpinisti, di Rovereto, si sono accorti della valanga e li hanno raggiunti, mentre hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono andati il soccorso alpino, gli elisoccorsi dell'Aiut Alpin Dolomites e il Pelikan 1, i vigili del fuoco e i carabinieri. Gli scialpinisti recuperati da sotto la neve sono stati trasportati uno all'ospedale di Bolzano e due a quello di Bressanone.
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