Le indagini erano scattate nell'aprile del 2015, quando una studentessa serba di 26 anni e una hostess croata trentenne, che nel tempo libero lavoravano come indossatrici, avevano denunciato di essere state molestate dal fotografo. Secondo l'accusa, l'uomo, tra marzo e aprile del 2015, con la scusa di dover realizzare dei servizi fotografici nella sua abitazione-studio in zona Niguarda, a Milano, avrebbe stordito le modelle facendo bere loro «ingenti quantitativi» di alcol e le avrebbe poi costrette a subire palpeggiamenti, toccamenti e altri abusi.
Gli inquirenti hanno contestato al cinquantenne almeno cinque episodi di violenza sessuale.
Il fotografo è anche accusato di violenza privata per aver impedito a una delle ragazze di uscire dallo studio dopo averla molestata. Questo fatto è stato riqualificato dal giudice nel reato, più grave, di sequestro di persona. L'uomo era imputato anche per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: avrebbe organizzato, in almeno due occasioni, incontri sessuali a pagamento. Dalle indagini è emerso che avrebbe intascato circa il 40 per cento della somma pagata dai clienti alle ragazze. Avrebbe incassato circa 600 euro tra novembre 2013 e gennaio 2014.
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