Per la procura di Milano, i truffatori avrebbero fatto leva sulla fragilità degli anziani: le vittime, selezionate attraverso vecchi elenchi di abbonati a riviste di settore, venivano contattate e invitate a saldare i loro debiti per quelle pubblicazioni che non ricevevano ormai da anni. Gli indagati bussavano alle loro porte, dicevano di essere funzionari del Tribunale, si presentavano vestiti in modo elegante. All'inizio erano gentili e garbati. Dopo il primo pagamento, però, iniziavano a perseguitare telefonicamente la vittima, minacciandola di possibili pignoramenti, interessi esorbitanti o messa all'asta di beni e proprietà. Le persone raggirate, terrorizzate di fronte alla possibilità di finire in Tribunale con l'accusa di non aver pagato dei debiti, finivano quasi sempre per pagare cifre esorbitanti.
Il raggiro è proseguito finché un'anziana milanese ha confessato al figlio di aver versato ai finti ufficiali giudiziari la somma di 38.520 euro. L'uomo ha convinto la madre a sporgere denuncia. Così, sono scattati gli accertamenti. La
Polizia locale di Milano in poco tempo ha rintracciato altre 40 vittime residenti in tutta l'Italia, da Palermo alla Toscana, da Roma a Milano. Ora i responsabili, entrambi con precedenti specifici, dovranno rispondere di estorsione aggravata ai danni di persone anziane, truffa, intestazione fittizia di beni e riciclaggio di denaro.
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