Un commerciante ha ucciso ieri sera un malvivente al termine di una sparatoria avvenuta nella propria villetta a Lucino, frazione di Rodano (Milano). Rodolfo Corazzo arriva a casa col proprio motorino poco prima delle 21.
Mentre oltrepassa il cancello - secondo quanto egli stesso riferisce ai carabinieri - viene aggredito alle spalle da tre persone, che lo colpiscono con pugni e schiaffi al volto e al collo. Lo strattonano, lo costringono ad aprire la porta di casa e a spegnere le telecamere a circuito chiuso che sono all'interno della sua villetta a due piani, in via Matteotti. I tre uomini sono incappucciati, parlano italiano ma sembra abbiano l'accento straniero.
Rodolfo Corazzo pensa alla moglie e alla figlia di dieci anni che lo stanno aspettando a casa, cerca di essere collaborativo, secondo quando riferisce il suo avvocato, ma una volta dentro casa scoppia il conflitto a fuoco, la cui dinamica ancora non è ancora del tutto chiara.
Dopo un primo colpo sparato in aria dal commerciante, uno dei rapinatori reagisce e risponde al fuoco. A quel punto il malvivente, di una trentina d'anni, viene centrato da una pallottola e muore sul colpo. I suoi complici riescono invece a fuggire e a far perdere le proprie tracce. «Erano a volto coperto, parlavano italiano - ha detto l'avvocato Piero Porciani, difensore di fiducia di Rodolfo Corazzo - ma con accento straniero e hanno aggredito il mio cliente. Lui ha cercato di collaborare, ha chiesto che non fosse fatto del male alla sua famiglia ed è stato malmenato. Ha sparato un colpo in aria, prima di sparare ad uno dei malviventi per difendersi».
Rodolfo Corazzo è stato prima portato in caserma per essere ascoltato dai carabinieri e poi in ospedale per ricevere le cure del caso.