Milano, lo picchia sulla testa con una piastrella: gravissimo uomo aggredito da un vicino nordafricano

Milano, lo picchia sulla testa con una piastrella: gravissimo uomo aggredito da un vicino nordafricano
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Mercoledì 16 Agosto 2017, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 09:07
Minuti di follia, paura e violenza questa mattina alla periferia sud di Milano, nel quartiere Stadera: verso le 10:45 un marocchino di 26 anni, Hamdan Hicham, con disturbi mentali e seguito dai servizi psico-sociali dell' ospedale San Paolo, ha brutalmente aggredito per strada un suo vicino di casa italiano colpendolo più volte con una mattonella da giardino e lasciandolo in fin di vita sopra un tombino. Salvatore Milici, di 62 anni, è crollato a terra nel sangue. Soccorso e trasportato al Policlinico è stato sottoposto a una lunga e delicata operazione neurologica per ferite multiple al capo. Il nordafricano è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. In base alla ricostruzione dei militari, l'extracomunitario, già conosciuto per reati contro il patrimonio, ha incontrato Milici in via della Chiesa Rossa all'angolo con via De Sanctis, a fianco al Naviglio Pavese, di fronte a un bar tabacchi nel quale poi un passante ha dato l'allarme.

Sul posto è arrivata tempestivamente un'ambulanza: i sanitari si sono resi subito conto della gravità delle ferite. Il giovane straniero, asserendo di essere stato più volte offeso e insultato negli ultimi giorni dall'italiano, lo ha picchiato selvaggiamente. Probabilmente lo aspettava come fosse una sorta di agguato. Tutto si è svolto fulmineamente: una breve discussione è degenerata. Il marocchino, regolarmente in Italia con permessi per motivi familiari, è poi fuggito chiudendosi nell'alloggio del caseggiato dove viveva, a un isolato di distanza. Qui è stato bloccato dai carabinieri entrati da una finestra nell'abitazione e che ora stanno cercando di verificare se la sua versione dei fatti è una farneticazione o ha attinenza con la realtà.
Hicham, che sembra abbia avuto tempo addietro e anche la settimana passata altre discussioni in giro per il quartiere, e Milici abitano in via Palmieri, entrambi al piano terra in due scale una di fronte all'altra: il marocchino con alcuni connazionali; l'italiano, muratore saltuario, anche lui qualche passato con la giustizia, da solo e con sei cani che ora abbaiano dall'interno e che qualcuno dovrà accudire altrimenti moriranno di fame e di sete. Nello stabile popolare e maltenuto alcuni residenti hanno riferito di non essere a conoscenza di dissidi fra i due e che i nordafricani «fino a oggi non avevano mai dato problemi». «Salvatore era una persona perbene - ha spiegato una donna chiedendo di rimanere anonima - proprio un paio di giorni fa stavamo discutendo su come rimettere a posto la Madonnina nel cortile». Salvatore non potrà partecipare all'iniziativa, perlomeno a breve: le condizioni di Milici sono così serie che se si salverà - terminata l'operazione, che è tecnicamente riuscita, i medici si sono riservata la prognosi per 48 ore - dovrà fare un lungo percorso riabilitativo. Comunque sembra escluso che il fatto di sangue tragga origine da motivazioni di nazionalità o etniche: lo Stadera è comunque una zona abitata da numerosi migranti e dove non sono rari episodi di criminalità.(
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