Un'indagine che lo scorso luglio ha portato anche a 11 arresti tra cui quelli di Giuseppe Nastasi e Liborio Pace, legati alle famiglie siciliane di Pietraperzia e Partanna, e che con il consorzio Dominus avevano ottenuto lavori in subappalto tramite Nolostand. Una decisione, l'azzeramento del cda (già a fine novembre Fiera aveva emanato nove provvedimenti disciplinari, tra cui 4 licenziamenti), che arriva anche a pochi giorni dall'udienza, fissata per martedì prossimo, al termine della quale, dopo gli interventi dei difensori, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale, presieduta da Fabio Roia, dovrebbe decidere se accogliere o meno la richiesta di amministrazione giudiziaria formulata dal pm Paolo Storari, lo scorso 20 dicembre.
La Procura, da quanto si è saputo, non avrebbe allo stato intenzione di ritirare la richiesta di commissariamento del gruppo, mentre i giudici potrebbero anche prendere tempo prima di decidere, in attesa di valutare attentamente le nuove nomine al vertice e nel cda della società. L'istanza di commissariamento di tutto il gruppo è stata presentata dalla Dda sulla base dei nuovi sviluppi delle indagini della Gdf (intercettazioni e interrogatori, in particolare) che hanno messo in luce come «taluni soggetti - ha chiarito in udienza il pm Storari - allontanati da Fiera siano in grado di utilizzare ancora segreterie e strutture per far ottenere commesse e appalti a società che lavoravano in precedenza» e che avrebbero «pagato e pagano tangenti a impiegati e quadri intermedi per poter lavorare». Secondo gli inquirenti, le cosiddette «segreterie» sarebbero una sorta di «centri di potere» in alcuni settori del gruppo, formati da quadri e impiegati.
Dagli ultimi approfondimenti, infatti, è emerso, ad esempio, che Michele Restuccia, ex consulente di Nolostand, controllerebbe «ancora le segreterie» del gruppo.
E da altri accertamenti, poi, è venuto a galla che un consorzio con appalti in corso in Fiera avrebbe emesso circa «200mila euro» di fatture false al mese per alimentare un presunto sistema di mazzette. Tra i nuovi atti depositati per la richiesta di commissariamento, infine, anche gli accertamenti su un conto corrente di Michele Picozzi, ex responsabile degli allestimenti in Fiera, sul quale sono stati trovati la scorsa estate tra i 30 e i 40mila euro.
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