Milano, brucia ancora dopo 15 ore deposito di rifiuti: tecnici al lavoro per scongiurare nube tossica

Milano, brucia ancora dopo 15 ore deposito di rifiuti: tecnici al lavoro per scongiurare nube tossica
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Martedì 25 Luglio 2017, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 15:56

Un intero quartiere, composto da 6 o 7 stabili, i giardinetti che si trovano al centro di esso e un asilo al limitare della strada sono completamente invasi dalla nube sprigionata dall'incendio che divampa dalla notte scorsa in un'azienda di stoccaggio rifiuti alla periferia di Milano. Strade e piazze sono deserte e i pochi passanti, visibilmente preoccupati, si coprono il viso con fazzoletti o indumenti. La presenza del vento spinge o allontana il fumo dalle zone abitate. 

Il quartiere alle spalle di via Senigallia è completamente avvolto da una nube di fumo denso e bianco. I pochi passanti si coprono il viso come possono, camminando in fretta nelle strade semi deserte. «Nessuno chiude le strade, nessuno spiega cosa fare, abbiamo chiuso le finestre e stop», dice un residente preoccupato. Davanti all'asilo una pattuglia di vigili cerca di trovare un responsabile della struttura, che stamani non ha aperto. I palazzi, sei o sette edifici chiari, alti otto piani, sorgono a meno di 20 metri dall'azienda di stoccaggio rifiuti in cui è divampato l'incendio: a tratti, a seconda del vento, che impedisce alla colonna di fumo di dirigersi verso l'alto, vengono invasi dalla nube.

Dall'altra parte della strada, dirimpetto alla struttura, ci sono delle case popolari, con i bambini che giocano in cortile. La direzione del vento li ha risparmiati. «Ci hanno detto che non ci sono sostanze pericolose, ma il fumo non fa mica bene, chi ha autorizzato questo impianto?». Secondo quanto appreso i permessi sarebbero stati forniti dalla Regione all'avvio dell'attività, e rinnovati quest'anno dalla Città metropolitana.

L'incendio si è sviluppato ieri 
sera intorno alle 20 in un deposito di rifiuti industriali nella zona di Bruzzano. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con numerosi mezzi e hanno lavorato tutta la notte ma ancora non è stato possibile spegnere le fiamme totalmente. In totale sono stati mobilitati 35 mezzi, il primo invio è stato di 15 e poi via si sono susseguiti altri mezzi dandosi il cambio e stamani sono 7 quelli sul posto, impegnati nelle operazioni di spegnimento e nei controlli per il monitoraggio della diossina.

Non ci sarebbero feriti, le fiamme non hanno coinvolto altri edifici ma gli abitanti di un vicino palazzo sono stati fatti evacuare per precauzione visto il fumo diffusosi a largo raggio.  Ai cittadini della zona é stato consigliato di tenere le finestre chiuse e limitare a stretto indispensabile la permanenza in esterno nelle vicinanze fino a completo spegnimento. La zona interessata è quella a sud di via Senigallia fino ai quartieri di Affori, Dergano, Bovisa e Maciachini. Oltre ai vigili del fuoco sul posto ci sono ancora due pattuglie di polizia locale, dieci persone e 3 mezzi della protezione civile che questa notte sono intervenuti anche con due fotoelettriche per illuminare l'area. 

Sembrerebbero di grave entità i danni registrati nell'impianto di stoccaggio. Secondo quanto appreso, una parte del tetto è crollata, e anche un'altra zona della struttura sarebbe pericolante.

la strada, via Senigallia, è chiusa da via Rubicone. I tecnici dell'Nbcr sono al lavoro, per scongiurare la possibilità dello sviluppo, nella nube di fumo, di sostanze pericolose e soprattutto di diossine. «Al momento la situazione è sotto controllo - spiegano i Vdf - e non abbiamo ravvisato pericoli immediati per la salute pubblica. Ora la competenza sulla salubrità dell'aria passa all'Arpa per valutare la ricaduta di sostanze inquinanti».

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