Milano, minaccia con due coltelli i passanti e gli agenti che per fermarlo gli sparano alle gambe

Milano, minaccia con due coltelli i passanti e gli agenti che per fermarlo gli sparano alle gambe
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Sabato 8 Aprile 2017, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 12:56

«Si tratta di uno squilibrato sotto effetto di stupefacenti, il terrorismo non c'entra nulla». Il questore di Milano, Marcello Cardona, rassicura tutti a poche ore dall'episodio in viale Monza archiviando rapidamente l'ipotesi di un terrorista in città. L'uomo che questa mattina è stato ferito da un poliziotto con un colpo di pistola alla gamba è un africano che aveva assunto oppiacei, marijuana e cocaina, un mix che alle 7.10 è esploso contro passanti ed agenti con due grossi coltelli da cucina. Il gambiano ha diversi precedenti per spaccio, in alcune occasioni ha detto di avere 22 anni e in altre 30.
 

 

«Poter affermare che non si tratta di terrorismo è già importante di questi tempi», ha dichiarato il questore durante l'incontro con la stampa in cui ha commentato anche i dati sul boom delle richieste di porto d'armi e la conseguente stretta sulle concessioni. «Da quando sono arrivato - ha detto - non ho mai smesso di firmare dinieghi». Le licenze di porto d'arma per uso caccia o sportivo (rilasciati o rinnovati) sono passati da 6.120 (nel 2015) a 5.983 (nel 2016); i dinieghi e le revoche da 271 a 606; il nulla osta per l'acquisto di armi da 105 a 79. Il questore ha poi spiegato che uno dei principali impegni del suo mandato sarà quello di cambiare la percezione della sicurezza nei cittadini.

L'attenzione del mattino, però, era tutta per quello che è accaduto in viale Monza. Al civico 38, davanti a un kebab che non ha mai chiuso dalla notte precedente, è scoppiata una lite fra tre extracomunitari. Ma quando sono arrivate le volanti, pochi minuti dopo la chiamata di una donna, in strada c'era solo il gambiano con i due coltelli. L'uomo alternava momenti di lucidità, con offese in italiano rivolte agli agenti, ad altri di evidente confusione mentale, durante i quali pronunciava frasi senza senso logico. Alla precisa domanda se abbia nominato Allah, la risposta della questura è netta: «Assolutamente no». E la sequenza registrata dai residenti conferma tutto. Una decina di agenti ha creato un cordone per evitare che l'uomo potesse scappare, l'approccio è stato quello del dialogo, interrotto solo da un passante che ha rovinato tutto cominciando a imprecare contro lo straniero. Un poliziotto è stato costretto ad allontanarlo con una leggera spinta. Per alcuni minuti gli agenti gli hanno chiesto di gettare le armi e lui ha risposto «butta tu la pistola».

Quando hanno capito che non c'era margine di trattativa è scattato lo schema: in tre si sono avvicinati lentamente e con una mossa sincronizzata hanno spruzzato lo spray al peperoncino. Una nuvola di Oleoresium Capsicum ha circondato l'uomo, la quantità è stata tale che un quarto poliziotto ha rischiato di essere investito dalla sostanza. Ma non è bastato a calmarlo: ormai accecato, ha iniziato a sferrare fendenti a caso e uno degli agenti più anziani ha sparato il primo colpo alla gamba. L'uomo di origini africane è rimasto in piedi e ha puntato altri poliziotti, ci sono voluti altri 3 colpi della stessa pistola per fermarlo. Un solo proiettile lo ha centrato, il colpo ha trapassato l'arto senza rompere l'osso: 15 giorni di prognosi. Dopo aver suturato la ferita i medici del Niguarda hanno dovuto disintossicarlo dalla droga. Al momento è in stato di fermo per resistenza a pubblico ufficiale, sarà piantonato fino a quando potrà lasciare l'ospedale.

 

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