Milano, bodybuilder stacca un orecchio a un tassista poi si pente: «Voglio risarcirlo»

Milano, bodybuilder stacca un orecchio a un tassista poi si pente: «Voglio risarcirlo»
3 Minuti di Lettura
Martedì 5 Dicembre 2017, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 18:47
Vuole risarcire il tassista a cui ha quasi staccato il lobo di un orecchio con un morso, il bodybuilder Antonio Bini, a processo con l'accusa di lesioni aggravate dai futili motivi per l'aggressione a Pier Federico Bossi, avvenuta dopo una banale lite di viabilità lo scorso 28 novembre vicino alla stazione Centrale di Milano. Il giudice Carlo Cotta della 11ma sezione penale di Milano, infatti, ha rinviato l'udienza al prossimo 11 dicembre per consentire ai legali delle parti di trovare un accordo sull'eventuale risarcimento del danno. Il 48enne autista del taxi, difeso dagli avvocati Sostene Invernizzi e Mauro Mocchi, si è costituito parte civile questa mattina. Nella prossima udienza verranno anche discusse eventuali richieste di riti alternativi (patteggiamento, rito abbreviato) o di sospensione del processo con messa alla prova. Tutte richieste che potrebbero essere formalizzate nella prossima udienza dai legali del bodybuilder, difeso dagli avvocati Beatrice Saldarini e Patrizia Pancanti.

Il 29enne bodybuilder, ora ai domiciliari, anche stamani era in aula mentre Bossi è ancora in convalescenza con una prognosi di trenta giorni. Dopo la lite, infatti, il tassista era stato trasportato all'ospedale Niguarda, dove gli è stato ricucito il pezzo di orecchio staccato. Ha anche riportato la rottura del naso e la lussazione di una spalla. Nell'udienza di convalida dell'arresto per direttissima il 29enne si era difeso affermando che Bossi lo avrebbe provocato con la frase «picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere». Uscendo dall'aula, Bini aveva anche mostrato ai cronisti il dito ferito che, come aveva detto lui stesso in udienza, gli avrebbe morsicato il tassista durante la colluttazione. Il 29enne in aula aveva anche raccontato di non ricordare molto dell'episodio, ma aveva escluso di avere morso il lobo dell'orecchio dell'autista.

La discussione tra i due automobilisti era iniziata il 28 novembre alle 7,20 circa nei pressi della stazione Centrale, dove il tassista aveva appena accompagnato un cliente.
Si era poi fermato all'angolo tra via Lepetit e via Vitruvio per bere un caffè, ma al momento di riprendere la marcia con la propria Citroen non si era accorto di una Yaris, guidata da Bini, che ha evitato l'impatto sterzando bruscamente. Come ripreso dalle telecamere della zona, dopo una serie di improperi reciproci, i due si sarebbero fermati poco distante e sarebbero quindi venuti alle mani. Nella colluttazione sono anche caduti per terra. Il bodybuilder è poi risalito in auto nel tentativo di allontanarsi ma, nonostante il dolore per la ferita all'orecchio, il tassista si è posizionato davanti per impedirgli di scappare. Barcollando è poi caduto lussandosi una spalla e fratturandosi il naso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA