Il cadavere dell'anziana era composto su una poltrona. La figlia è stata ricoverata in ospedale al Sacco. Delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giovanna Cavalleri, si occupano i carabinieri della compagnia Milano Duomo.
«Da tempo la figlia ripeteva che non ce la facevano più, che volevano farla finita, io cercavo di tranquillizzare entrambe e di far loro coraggio». Lo ha raccontato una vicina di casa e amica di famiglia di Natalina Carnelli, l'anziana trovata morta a Milano e della figlia Silvia Pasotto, trovata accanto al corpo della madre in stato confusionale. La vicina di casa, Francesca Fusco, ogni tanto durante la giornata andava a fare compagnia alla pensionata non autosufficiente e dopo la tragedia ha preso in consegna la cagnolina di casa, Stelli. «Sono sempre state molto unite, ma dopo la morte del marito di Silvia 7 o 8 anni fa, il loro era diventato quasi un rapporto in simbiosi - ha detto ancora Francesca - al punto che se non mangiava una non mangiava neppure l'altra, e negli ultimi due mesi mi ero accorta che le condizioni psicologiche di entrambe stavano pian piano peggiorando». L'abitazione dove è avvenuta la tragedia è un vecchio caseggiato di ringhiera abitato soprattutto da persone anziane. Molti stamattina sono stati svegliati dalle urla della badante che ha trovato le due donne. In tanti l'hanno sentita gridare «aiuto correte si sono ammazzate».
È stata un'overdose di psicofarmaci, più precisamente di benzodiazepine, a causare lo stato confusionale della figlia di Natalina Carnelli.
Portata all'ospedale Sacco, la donna sta riprendendo lucidità.
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