Natale in mare per centinaia di migranti che hanno ripreso in questi giorni a partire dalle coste africane verso l'Italia. Nella notte ci sono stati tre interventi di soccorso nel Mediterraneo centrale ed un altro è avvenuto nel pomeriggio, tutti coordinati dalla Guardia Costiera: complessivamente 370 persone sono state tratte in salvo - molti minori - mentre peggiorano le condizioni del mare.
Rescatadas en la inmensidad del mar 134 personas, 36 de ellas menores y 7 son niños, no sabemos si había más. Este año @openarms_fund ha rescatado a más de 10.000 almas, pero.. ¿cuantas habrán desaprecido sin dejar rastro? No seamos complices de este horror. pic.twitter.com/yGGqHrbJG1
— Oscar Camps (@campsoscar) 26 dicembre 2017
A realizzare i salvataggi - a favore di due barchini e due gommoni alla deriva - sono stati un mezzo dell'operazione europea Eunavformed ed una nave della ong spagnola Proactiva Open arms. Difficili nel pomeriggio le condizioni in cui è avvenuto il trasferimento dei migranti soccorsi da Proactiva a bordo della nave Acquarius, di un'altra ong, Sos Mediterranee. Il mare, infatti, fanno sapere gli operatori spagnoli, era in tempesta e le onde alte fino a 5 metri. E si rinfocola la polemica politica. «Grazie anche a Minniti e agli accordi illegali del governo italiano con la Libia - nota Andrea Maestri (Liberi e Uguali) - imbarcarsi è diventato più pericoloso e, grazie al codice Minniti che ha allontanato molte Ong dall'attività di ricerca e soccorso, più difficile trovare una scialuppa di salvataggio in mezzo al Mediterraneo». Roberto Calderoli (Lega Nord), accusa capovolgendo la posizione di Maestri: «le navi ong, con il calo di attenzione mediatica dovuto alle feste, hanno ripreso la loro attività di trasporto nel Mediterraneo e l'invasione dalla Libia è ricominciata».
Nonostante gli arrivi odierni, i dati degli sbarchi del 2017 indicano una flessione del 34% rispetto al 2016, l'anno record con 180mila persone giunte via mare in Italia.