I DEBITI
In cima alla classifica dei creditori ci sono le coop attive nei comuni della Lombardia che, in controtendenza con Milano (l’unica prefettura a pagare regolarmente associazioni ed enti), vantano 40 milioni di euro. Mediamente i ritardi sono di 4-5 mesi. Alcune delle dieci coop operative in Liguria, invece, non ricevono da un anno i soldi dovuti, la cifra è più bassa: si tratta “solo” di due milioni 650mila euro. Al secondo posto, nella classifica dei debiti, ci sono, invece, le coop dell’Emilia Romagna con un conto di 13 milioni e attese che vanno avanti da sei mesi. Subito dopo la Puglia, con 33 coop che attendono da sei-otto mesi 11 milioni di euro. Nel Lazio, le sette coop monitorate hanno dovuto anticipare spese per dieci milioni e i ritardi accumulati nei pagamenti sono di nove mesi. Otto milioni, invece, il credito vantato dalle 15 cooperative sotto osservazione in Piemonte, che non vedono saldare le fatture emesse da nove mesi. In Sicilia, regione che vanta ogni record di accoglienza, i pagamenti sono in ritardo di dieci mesi, mentre le 20 cooperative del Veneto, che attualmente ospitano 6.000 migranti, attendono da sei mesi. Nella sola provincia di Vicenza, i debiti del Viminale hanno raggiunto i quattro milioni di euro. «Non ricevere soldi per tre mesi non è un problema di poco conto. Dobbiamo esporci con le banche pur avendo il massimo delle garanzie: aspettiamo denaro dal ministero dell’Interno. Ma questo non fa la differenza per nessuno. Dipendenti e fornitori vanno pagati perché dietro ci sono famiglie» commentava Silvio Bazzara, di Quinto Vicentino, titolare della coop che ha vinto anche l’ultimo bando della prefettura per l’accoglienza di 370 richiedenti asilo.
GLI SBARCHI
Intanto gli sbarchi non si fermano e le prefetture continuano a distribuire migranti nei centri gestiti da cooperative e associazioni, costrette ad anticipare milioni per l’accoglienza. Ieri gli sbarchi, calcolati dal 1 gennaio, hanno raggiunto il numero di 132.044 migranti, mentre sono 159.473 quelli ospitati per conto del ministero dell’Interno.
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