Migranti, Italia-Francia-Germania: rivedere norme sul sistema di asilo Ue. Berlino: più controlli al Brennero

Migranti, Italia-Francia-Germania: rivedere norme sul sistema di asilo Ue. Berlino: più controlli al Brennero
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 08:31

I «difetti» del sistema di asilo Ue vanno corretti, servono «procedure e decisioni più veloci» nella sua concessione, «deve cominciare una riflessione su una pertinente risposta per un sistema equo di distribuzione dei rifugiati in Europa». Così Italia, Francia e Germania nelle lettera a Mogherini chiedendo anche rimpatri più efficienti.

«L'Europa - è scritto nel cosiddetto 'non paper' con le proposte dei ministri che accompagna la lettera inviata a Federica Mogherini - deve proteggere in modo umano i rifugiati che hanno bisogno di protezione, indipendentemente dal paese europeo in cui essi arrivano».

«Nessun flusso di rifugiati giustifica le catastrofiche condizioni umanitarie che abbiamo visto nelle recenti settimane» aggiungono Gentiloni Fabius e Steinmaier, specificando che «è per questo che abbiamo bisogno di procedure e istituzioni armonizzate e standard condivisi in Europa».

Nel documento vengono poi indicate proposte specifiche per diverse aree.

Parlando di Siria, Iraq e Afghanistan i ministri affermano che «le sofferenze del popolo siriano devono finire», ricordano che «in conseguenza del conflitto ci sono 3 milioni di rifugiati» nei paesi vicini e si propone che la Ue «aumenti il sostegno a Turchia, Libano, Giordania e Egitto» con fondi aggiuntivi, ma anche con apertura di linee di credito dalla Bers.

Per la Libia si parla di «esaminare le opzioni di sostenere un futuro governo di unità nazionale nella creazione di una struttura di sicurezza nazionale affidabile e inclusiva», poi aiuti per i controlli delle frontiere e rafforzo alla Tunisia per gestire la frontiera con la Libia.

Lungo capitolo quello dedicato all'Africa dell'est e dell'ovest con la proposta, tra l'altro, di maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo e alla violenza «in particolare con Mali, Niger e Nigeria». Inoltre è indicata la necessità di «continuare il processo di stabilizzazione in Somalia» e si suggerisce di «dare priorità alla messa in atto di misure» per permettere ai paesi africani di origine e transito delle migrazioni di «aumentare le capacità». E si auspica che il summit di La Valletta produca «accordi vincolanti con i partner africani».

Germania chiede più controlli al Brennero. L'accoglienza dei profughi, che da alcune settimane non arrivano solo più dall'Italia ma ora in migliaia dall'Ungheria, mette in forte affanno la Baviera in Germania. Solo martedì gli arrivi nel land tedesco sono stati 2.500. Davanti a questa emergenza Monaco ha chiesto a Bolzano un sostegno logistico temporaneo nell'assistenza dei migranti. Contemporaneamente saranno intensificati i controlli al Brennero.

Tutto questo, mentre continuano gli arrivi di migranti anche via mare: numerose anche oggi le operazioni di soccorso, con circa 3.000 persone salvate. In particolare, 1.658 extracomunitari sono stati soccorsi dalle navi di Medici senza Frontiere, 838 dalla nave Dattilo della Guardia costiera e 471 dalle navi Aliseo e Cigala Fulgosi della Marina militare.

Tornando alla situazione in Alto Adige, questa mattina, alle ore 8.05, una settantina di profughi sono scesi dal treno notturno da Roma. Sono stati rifocillati e assistiti dai volontari che da mesi operano

nella stazione, ma poi nel corso della giornata tutti sono 'sparitì, hanno infatti proseguito il loro viaggio della fortuna verso la Germania, salendo in piccoli gruppi su treni locali e internazionali. «La situazione è simile a quella durante il G7. I profughi tentano e ritentano comunque di passare il confine al Brennero», ha spiegato Roberto Defant di Volontarius. «L'emergenza profughi - ha aggiunto -

ormai è diventata una costante».

Sono tra 300 e 400 i profughi che nei prossimi giorni potrebbero essere temporaneamente assistiti in Alto Adige, con l'intensificazione dei controlli lungo la linea ferroviaria, nelle stazioni di Bolzano, Bressanone e Brennero, come anche al valico stradale. In un primo momento era apparso addirittura come se gli accordi di Schengen potessero essere temporaneamente sospesi, poi è però arrivato la precisazione del governatore altoatesino Arno Kompatscher: nessuna sospensione, ma solo più controlli, come poi confermato anche da Laura Ravetto, presidente del Comitato Schengen. «Assistiamo i profughi qui in Alto Adige, per permettere alla Baviera di gestire al meglio l'enorme flusso di migranti che in questi giorni è chiamata ad affrontare», ha detto Kompatscher. Saranno infatti reperite alcune palestre, dove gli impianti igienici e le infrastrutture sono già funzionanti, mentre nella gestione e nell'assistenza la Provincia attiverà la Protezione civile e la collaudata collaborazione delle associazioni locali di volontariato. Le spese per questo intervento umanitario straordinario saranno a carico dello Stato.

«Merkel, apri le porte o chiudi la bocca», ha scritto Beppe Grillo sul suo blog. «La Merkel - ha aggiunto il leader M5s - ha mentito e illuso migliaia di profughi. La sua solidarietà a parole si è rivelata dannosa, degna di una Boldrini qualsiasi».

Per il leghista bolzanino Marco Galateo, si tratta di «una follia amministrativa». «Quello italiano - ha commentato - è il popolo più generoso al mondo, aiutiamo sempre tutti coloro che nel mondo hanno bisogno. Ma qualcuno ci prende in giro». «L'Alto Adige compatto dica no con forza e senza indugi a quest'imposizione violenta ed illiberale dell' Unione sovietica europea», ha detto Alessandro Bertoldi (FI).

Per i Verdi altoatesini si tratta invece «di un gesto di grande importanza quello fatto dalla Provincia di Bolzano in questa situazione di emergenza». Al Brennero per il momento regna ancora la quiete, una situazione che però potrebbe cambiare già nella prossime ore.

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