Migranti, Chiamparino: «Se Maroni toglie soldi a sindaci, governo li tolga a Lombardia»

Migranti, Chiamparino: «Se Maroni toglie soldi a sindaci, governo li tolga a Lombardia»
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Domenica 7 Giugno 2015, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 16:54
«Se Maroni volesse continuare a procedere su questa linea», vale a dire ridurre i trasferimenti ai Comuni che dovessero accogliere migranti, «allora sarebbe più che giusto che il Governo togliesse alla Lombardia, al Veneto e alle altre Regioni che condividono queste posizioni i finanziamenti che lui vuole togliere ai Comuni che ospitano i profughi». Lo afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. E' la prima di una lunga serie di reazioni che hanno coinvolto il governatore della Lombardia Roberto Maroni.

Piero Fassino. «Non è nei poteri di un presidente di Regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi». Lo afferma il sindaco di Torino e presidente Anci, Piero Fassino. «Mi auguro che il presidente Maroni si renda conto della insostenibilità delle sue dichiarazioni», aggiunge il sindaco Fassino commentando la proposta del presidente della Regione Lombardia di interrompere i trasferimenti regionali ai Comuni che dovessero accogliere nuovi migranti.



Maristella Gelmini. «Maroni, Toti e anche Zaia stanno alzando un argine contro la follia, non è pensabile continuare ad accogliere senza sosta immigrati clandestini». Lo afferma Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia Lombardia, dopo l'altolà annunciato dal governatore lombardo Roberto Maroni in tema di immigrazione.. «Non è questione di essere »cattivi« -prosegue- la Lombardia e il Nord hanno già fatto la loro parte anche oltre il dovuto nell'accoglienza, dando ospitalità a migliaia di persone. C'è una sinistra che strumentalizza i profughi, e così fa il male non solo dei cittadini ma degli stessi profughi. Bisogna essere seri: chi ha la responsabilità di governare il territorio, deve bilanciare costi e risorse. Giusto fare una battaglia forte con iniziative comuni, come quelle che assumeranno Maroni, Toti e Zaia per difendere i cittadini».



Maurizio Landini. «Mi sembra un modo barbaro per affrontare questo problema». È il giudizio espresso da Maurizio Landini sulla minaccia di tagliare i trasferimenti regionali ai sindaci che continueranno ad accettare profughii. «Cercare di affrontare una dinamica così imponente com'è l'emergenza immigrazione in un'ottica nazionale - ha dichiarato il segretario della Fiom al termine dell'assemblea di Coalizione Sociale - vuol dire non rendersi conto che l'Italia è al centro del Mediterraneo, vuol dire non rendersi conto che la spinta a fuggire dall'Africa non si ferma nemmeno di fronte al rischio della morte, delle traversate nel deserto o del mare. Pensare di affrontare una questione così drammatica con una logica da condominio, cioè chiudendo la porta, è sbagliata e non risolve il problema».



Riccardo Decorato. «Ha ragione il Governatore Maroni, contro i continui arrivi di presunti profughi servono provvedimenti drastici. Il vero pagliaccio è Majorino, che con Pisapia in questi anni ha favorito l'arrivo a Milano di 70 mila migranti, dei quali poco meno di 300 hanno chiesto lo status di rifugiato e gli altri sono in giro per la città senza identificazione». Così Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione.



Edoardo Patriarca. «Il referendum di Maroni via Twitter ha una scarsa attendibilità e soprattutto è una vergogna.
Se non sappiamo essere solidali tra le varie zone dell'Italia, come possiamo chiedere maggiore solidarietà alla Ue?». Lo afferma il deputato del Pd Edoardo Patriarca, commentando l'iniziativa del governatore della Lombardia Roberto Maroni, che ha intimato i prefetti e i sindaci a non accogliere i migranti, pena la riduzione dei fondi regionali, e lanciato un sondaggio via Twitter sul tema. «Questo populismo ha solo obiettivi politici. A Maroni, a Toti non interessa nulla né degli immigrati né delle popolazioni delle loro regioni» ammonisce Patriarca.




Giovanni Sammarco. «Dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, arriva un vero e proprio ricatto ai sindaci pronti ad accogliere i nuovi migranti. Maroni vuole tagliare i trasferimenti regionali ai sindaci e diffida i prefetti: è una violazione della Costituzione inaccettabile». Lo afferma Gianni Sammarco, deputato di Area popolare. «La Lega -aggiunge- ha perso completamente il senso della misura: il suo lato estremista e razzista emerge ogni giorno di più. Il Carroccio non può pensare di agire in autonomia: esistono delle leggi e delle direttive che vanno rispettate da tutti. Non si capisce poi quale sia il motivo per il quale alcune Regioni dovrebbero autodefinirsi esenti dall'accoglienza dei migranti: è un principio che non sta scritto da nessuna parte».




Umberto Ambrosoli. «Ecco che ritorna la Lega del no, delle esagerazioni e del muso duro. Maroni intima, precetta, minaccia: ma è incapace di governare nella sua regione e per le sue competenze, i problemi oggettivamente scatenati da un dramma epocale come l'emigrazione». Così Umberto Ambrosoli, leader del centrosinistra in Consiglio regionale della Lombardia replica alle dichiarazioni di Maroni contro gli immigrati.



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