Matrimoni in aumento in Italia, è la prima volta dal 2008. Crescono anche i divorzi

Matrimoni in aumento in Italia, è la prima volta dal 2008. Crescono anche i divorzi
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Lunedì 14 Novembre 2016, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 08:51
Nel 2015 sono stati celebrati in Italia 194.377 matrimoni, circa 4.600 in più rispetto all'anno precedente. Si tratta dell'aumento annuo più consistente dal 2008. A renderlo noto è l'Istat il quale certifica che nel periodo 2008-2014 i matrimoni sono diminuiti in media al ritmo di quasi 10.000 all'anno. La durata media del matrimonio al momento della separazione è di circa 17 anni. Negli ultimi vent'anni è raddoppiata la quota delle separazioni dei matrimoni di lunga durata, passando dall'11,3% del 1995 al 23,5%.

La lieve ripresa dei matrimoni riguarda, in parte, le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana: quasi 145mila celebrazioni nel 2015 (circa 2.000 in più del 2014), mentre dal 2008 al 2014 erano diminuite di oltre 40mila (il 76% del calo complessivo delle nozze). Aumenta anche la propensione alle prime nozze: 429 per 1.000 uomini e 474 per 1.000 donne. I valori sono comunque inferiori del 20% rispetto al 2008. Gli sposi celibi hanno in media 35 anni e le spose nubili 32 (entrambi quasi due anni in più rispetto al 2008). Le seconde nozze, o successive, sono state oltre 33mila sempre nel 2015 quasi 3.000 in più rispetto al 2014 (+9%). L'incidenza sul totale dei matrimoni raggiunge il 17%.

Nel 2015 prosegue poi l'aumento dei matrimoni celebrati con rito civile. Sono stati 88mila - l'8% in più rispetto al 2014 - e rappresentano ormai il 45,3% del totale dei matrimoni. Gran parte di questo aumento è dovuto alle seconde nozze, ma il rito civile è sempre più scelto anche nei primi matrimoni di coppie italiane.

I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera sono circa 24mila (12,4% delle nozze celebrate nel 2015), in calo di circa 200 unità rispetto al 2014. Per l'instabilità coniugale, i dati del 2015 risentono degli effetti delle recenti variazioni normative. In particolare l'introduzione del "divorzio breve" fa registrare un consistente aumento del numero di divorzi, che ammontano a oltre 82mila (+57% sul 2014). Più contenuto è l'aumento delle separazioni, pari circa 92mila (+2,7% rispetto al 2014).

La durata media del matrimonio al momento della separazione è di circa 17 anni. Negli ultimi vent'anni è raddoppiata la quota delle separazioni dei  matrimoni di lunga durata, passando dall'11,3% del 1995 al 23,5%. All'atto della separazione i mariti hanno mediamente 48 anni e le mogli 45 anni. La classe più numerosa è quella tra 40 e 44 anni per le mogli  tra 45 e 49 anni per i mariti. La propensione a separarsi è più bassa e stabile nel tempo nei matrimoni celebrati con il rito religioso.  Nel 2015 le separazioni con figli in affido condiviso sono circa l'89% di tutte le separazioni con affido. Solo l'8,9% dei figli è affidato esclusivamente alla madre. E'questo l'unico risultato evidente dell'applicazione della sull'affido condiviso.  La quota di separazioni in cui la casa coniugale è assegnata alle mogli aumenta dal 57,4% del 2005 al 60% del 2015 e arriva al 69% per le madri con almeno un figlio minorenne. Si mantiene stabile anche la quota di separazioni con assegno di mantenimento corrisposto dal padre (94% del totale delle separazioni con assegno nel 2015).


 
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