Il presunto clan, secondo gli inquirenti, mirava a strutturarsi in «centro di potere» in grado di relazionarsi con le realtà istituzionali e con la società civile attraverso la sua capacità di infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale locale, operava in diversi settori, dall'aggiudicazione di appalti pubblici alle estorsioni, dall'imposizione nelle attività di «movimento terra» al riciclaggio, creando un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali che venivano così soggiogati al sistema mafioso.
L'operazione ha visti impegnati circa 200 poliziotti ed un elicottero del Reparto Volo di Bari.
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