Sofia Loren vince la battaglia contro il Fisco, la Cassazione le dà ragione dopo oltre trent'anni

Sofia Loren vince contro il Fisco
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Mercoledì 23 Ottobre 2013, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 18:02
Buone notizie per Sofia Loren. L'attrice ha vinto in Cassazione una battaglia contro il Fisco durata pi di trent'anni.

La vicenda risale infatti al 1982, e riguarda il condono fiscale della Loren relativo al 1974. In quell'anno l'attrice presentò, insieme al marito Carlo Ponti, una dichiarazione dei redditi nella quale si escludeva, per quell'anno, «l'esistenza di proventi e spese poichè per i film ai quali stava lavorando erano sì previsti compensi ma da erogarsi negli anni successivi».



Nel 1980, si legge nella sentenza 24017, alla Loren venne notificato un avviso di accertamento per un reddito complessivo assoggettabile all'Irpef per il 1974 pari a 920 milioni di vecchie lire. La Loren beneficiò del condono fiscale previsto dalla legge 516/1982, presentando una «dichiarazione integrativa» che faceva riferimento a un imponibile di 552 milioni di vecchie lire, pari al 60% del reddito accertato. Il Fisco, invece, aveva iscritto a ruolo un imponibile maggiore, pari a 644 milioni. Contro questa decisione del 21 dicembre 2006, la difesa dell'attrice ha fatto ricorso con successo in Cassazione.



Piazza Cavour ha infatti dichiarato «fondato» il motivo di ricorso e ha osservato che «appare evidente che l'Ufficio ha illegittimamente applicato il secondo comma dell'art. 16 e ciò, sia perchè tale comma si riferisce al calcolo dell'importo dell'imposta e non alla determinazione dell'imponibile, sia perchè il comma medesimo prevede l'ipotesi (non ricorrente nella specie) della 'omessa dichiarazionè dei redditi».



Correttamente, invece, dà atto la Suprema Corte, «il contribuente, che aveva presentato originariamente la dichiarazione dei redditi pur non indicando redditi imponibili, ha fatto riferimento, nel presentare ai fini del condono la dichiarazione integrativa», dal momento che la norma «prevede espressamente l'ipotesi di presentazione della dichiarazione originaria nella quale 'non sono stati indicati redditi imponibili relativamente ad una o più imposte cui la dichiarazione si riferiva». Cosa che è accaduta nel caso di Sofia Loren.




Nel 1982 l'attrice, per questa storia, finì anche in carcere a Caserta, rimanendovi per 17 giorni. La Loren, al telefono con il suo legale Giovanni Desideri, si è detta felice: «Finalmente si chiude una storia che è durata quaranta anni!».



L'avvocato Desideri ha poi commentato la sentenza: «È una vicenda kafkiana durata quaranta anni quella vissuta dalla signora Loren, per di più per delle tasse correttamente pagate: adesso la Cassazione ha reso, finalmente, il fisco "giusto". Ma l'amministrazione tributaria, senza arrivare a disturbare la Cassazione, avrebbe potuto autocorreggersi da sola prendendo atto delle dichiarazioni in autotutela presentate dalla contribuente Loren anni orsono».
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