Torino, senza lavoro donna si dà fuoco, è grave: «Licenziata a gennaio senza indennità di disoccupazione»

Torino, senza lavoro donna si dà fuoco, è grave: «Licenziata a gennaio senza indennità di disoccupazione»
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Martedì 27 Giugno 2017, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 13:10

Una disoccupata di 46 anni si è data fuoco, procurandosi ustioni sul 70% del corpo. Il gesto a Torino, per cause che sono in corso di accertamento da parte della polizia intervenuta sul posto, davanti alla sede dell'Inps di corso Giulio Cesare. Trasportata all'ospedale San Giovanni Bosco, è stata intubata per essere trasferita al centro grandi ustionati del Cto. Ora è ricoverata in prognosi riservata al centro grandi ustionati del Cto. Ha riportato ustioni al 25% della parte alta del corpo, di cui per il 10% di terzo grado.

 

Il salvataggio. «Vorrei ringraziare l'uomo che oggi ha soccorso mia sorella». Così il fratello della donna. «In tanti si sono fatti prendere dal panico, ma lui no. Appena viste le fiamme, ha afferrato un estintore e lo ha attivato. Se mia sorella vivrà, possiamo dire grazie a lui. Penso sia un marocchino, un musulmano. Non ha avuto paura ed è intervenuto subito».

L'ex titolare dell'azienda dove lavorava. «Siamo molto scossi. La cosa più importante è che la donna possa superare questo momento e salvarsi». Lo afferma all'Ansa il titolare della birreria di Settimo Torinese in cui faceva le pulizie la 46enne che oggi si è data fuoco negli uffici dell'Inps di corso Giulio Cesare, a Torino.

«È stata con noi per diversi anni - continua - Poi, alla fine dello scorso dicembre, abbiamo dovuto lasciarla a casa. Abbiamo ristrutturato i reparti ed esternalizzato le pulizie. Si è fatto di tutto per salvare la maggior parte dei posti di lavoro. Questo, per motivi economici, non è stato possibile per le quattro donne che si occupavano delle pulizie. Il tutto nel rispetto delle procedure e delle norme. Sapevo che aveva un contenzioso con l'Inps, ma non riesco ancora a farmi ragione di un gesto così forte».

Le quattro dipendenti avevano impugnato il licenziamento e c'era stato un tentativo di riconciliazione obbligatorio. Dalle prime ricostruzioni sembra che le donne avessero chiesto 12 mensilità a testa. Richiesta che non era stato possibile esaudire.

L'assessore al Lavoro. «Una vicenda triste, che lascia scossi, senza parole, increduli. Una vicenda che colpisce tutta la città», spiega l'assessore al lavoro di Settimo Torinese, Massimo Pace. «Ho contattato i centri per l'impiego e i servizi sociali, per sapere se la donna si fosse rivolta a loro - continua - Da me non era mai venuta durante l'orario di ricevimento.
So che aveva un contenzioso con l'Inps e che aveva diversi problemi. Il suo gesto non può lasciarci indifferenti».

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