Finanziamenti al locale di prostituzione gay, dopo il servizio delle Iene il sito dell'Unar è down

Finanziamenti al locale di prostituzione gay, dopo il servizio delle Iene il sito dell'Unar è down
2 Minuti di Lettura
Domenica 19 Febbraio 2017, 23:40 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:45
Sgomento su Twitter dopo il servizio de Le Iene che ha denunciato il finanziamento da parte dell'Unar di una finta associazione culturale dove in realtà vengono praticate orge e prostituzione. Il sito dell'Ufficio anti discriminazioni razziali all'interno del Dipartimento Pari opportunità della presidenza del consiglio è down, probabilmente per i troppi accessi e l'indignazione corre sui social. In molti chiedono al presidente del Consiglio Gentiloni la chiusura dell'organismo: «Una boiata che va semplicemente chiusa. Il servizio de #leiene di oggi è solo una conferma in più», si rincorrono i tweet. «E poi lasciano i Comuni senza finanziamenti», si lamenta qualcuno, «Non ci sono soldi per occupazione giovanile ma per "associazioni" gay dove si prostituiscono si?», cinguetta qualcun altro. «E' un magna magna legalizzato», scrivono gli internauti, e qualcuno si abbandona anche a battute per prenderla con un'ironia di dubbio gusto. 

«Il servizio delle Iene andato in onda il 17 febbraio sull'Unar denuncia una situazione al di là di ogni immaginazione e decenza. La notizia di finanziamenti a circoli e associazioni omosessuali dove si pratica, come visto nelle immagini, prostituzione maschile e nessuna attività culturale contro le discriminazioni per cui sono stati finanziati è di una gravità estrema e getta una luce inquietante su tutta l'azione dell'Unar, già famoso per essere intervenuto a censurare libere dichiarazioni di Giorgia Meloni e di altri parlamentari violando il dettato costituzionale». Lo si legge in una nota di Federico Mollicone (Fdi). «Se confermato quanto denunciato e ripreso dalle Iene crediamo che il Ministro Boschi e il Presidente Gentiloni debbano intervenire immediatamente ottenendo, intanto le immediate dimissioni del presidente Spano - che sarebbe anche risultato iscritto ad uno dei circoli finanziati dall'organismo da lui presieduto - e avviando un'indagine interna per stabilire come siano stati assegnati i finanziamenti. In più, riteniamo che ci sia materia per la magistratura e la Corte dei Conti che auspichiamo vogliano intervenire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA