La protesta globale che divide: così lo sciopero rovina la festa

La protesta globale che divide: così lo sciopero rovina la festa
di Alessandra Camilletti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Marzo 2017, 07:49
ROMA Servizi sanitari, scuola, autobus, treni, aerei, musei. Le donne scendono in piazza con il potere oggi anche di fermare l'Italia, almeno in parte. È l'8 marzo. Anzi, Lotto marzo: lo sciopero globale, declinato anche nello slogan Io l'otto lotto. Il femminismo torna a manifestare, come negli anni Settanta, lanciando l'invito a bloccare tutte le attività di cui le donne si occupano quotidianamente, dentro e fuori casa, compresa la cura dei figli. E proprio nei cento anni della marcia rosa dell'8 marzo 1917 a San Pietroburgo.

Da cioccolatini e mimose allo sciopero della produzione e della riproduzione. La manifestazione è indetta in Italia dalla rete Non Una di Meno e coinvolge, nel mondo, una quarantina di Paesi. Iniziative, cortei, sit-in, flash mob, ma anche sciopero bianco e sciopero digitale. È arrivata pure la benedizione di Gloria Gaynor, ieri in concerto a Pisa: «Il fatto che il mio live sia praticamente in coincidenza con questo evento è positivo. Io faccio di tutto per portare consapevolezza sul problema» della violenza sulle donne e della violenza in generale.

I DISTINGUO
È uno sciopero ufficiale: è prevista la copertura sindacale generale per chi si astiene dalla giornata lavorativa. E per questo sono a rischio i servizi, pubblici e privati. Con il paradosso, sottolineato dalle contrarie, che proprio nel giorno della festa la donna rischia di trovarsi senza i suoi supporti quotidiani. E infatti è anche uno sciopero che divide, a partire dai sindacati. Cgil, Cisl e Uil non hanno aderito all'iniziativa. Unica eccezione la Flc Cgil, il sindacato della conoscenza (scuola, educazione degli adulti, università, ricerca). Aderiscono molte sigle di base.

Contraria allo sciopero Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione: «Non è il mio modo di operare. Sottovaluta i passi importanti che il Parlamento ha fatto, come mettere soldi sull'astensione dal lavoro retribuita al cento per cento se la donna denuncia il proprio partner violento. O il piano straordinario con finanziamenti per i centri antiviolenza». E aggiunge il ministro: «Così si rischia di discutere dello strumento, lo sciopero, non di discriminazioni».
Di «effetto boomerang» ha parlato ieri a Roma Sesa Amici, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, agli Stati generali delle amministrazioni, con riferimento in particolare ai mezzi pubblici.

UNA GIORNATA A PIÙ COLORI
Il nero-fucsia di Non Una di Meno, diventato il colore della protesta, sarà il filo ideale che unirà moltissime città italiane. A Roma è annunciata un'adesione alta nel settore dell'istruzione. Presidi sono previsti in diverse piazze della Capitale. Alle 17 il corteo dal Colosseo a Trastevere.
Pare comunque non mancheranno le mimose: secondo i fioristi di Confesercenti gli italiani compreranno 12 milioni di ramoscelli. E ci sarà, puntuale, il tradizionale appuntamento al Quirinale. Sul Colle si celebra il tema della pace. Il Presidente Sergio Mattarella renderà omaggio alle protagoniste di una cultura di pace e di giustizia nei contesti sociali più difficili.