Terremoto, la mamma scampata a L'Aquila: la sua bimba muore

Terremoto, la mamma scampata a L'Aquila: la sua bimba muore
di Valeria Arnaldi
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Giovedì 25 Agosto 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 10:47

Aveva solo diciotto mesi e un nome importante, che raccontava l'amore e la gioia della sua famiglia, la piccola Marisol Piermarini, appena 18 mesi, rimasta uccisa nel crollo della casa in cui si trovava con mamma e papà, in vacanza, ad Arquata del Tronto. Stava dormendo nel suo lettino. Serena. Poi, il boato assordante e, in pochi istanti, le macerie. La casa si è letteralmente sbriciolata. Il papà, Massimiliano, è stato portato all'ospedale di Ascoli Piceno per le ferite riportate. La madre, Martina Turco, nell'ospedale regionale delle Marche, a Torrette di Ancona, per esami diagnostici accurati, vista la lunga sepoltura sotto le rovine dell'abitazione. È la sua storia a riempire il silenzio per la perdita della bimba. Martina, aquilana, era scampata al terremoto che si era abbattuto sulla sua città nel 2009. Ed era stato pure alla ricerca di una situazione più sicura per la sua famiglia e la sua piccola che aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli. Poi, la vacanza e quel terremoto che sembra avere il sapore di una condanna. È il nonno ascolano, Massimo Piermarini, insieme ad altri parenti, a vegliare Marisol, il cui corpicino ora giace in una stanza d'ospedale. «Non c'è stato nulla da fare per la bambina», ripete il nonno, tra i primi a giungere sul posto del crollo, «non c'è stato nulla da fare». Però ha tentato, fino all'ultimo, non curandosi degli sbarramenti e dell'allarme per i palazzi pericolanti. Voleva trovare la sua famiglia.