È quanto ha stabilito la perizia medico-legale disposta dal Riesame, dopo la richiesta dei legali di valutare la compatibilità o meno del loro assistito con il regime carcerario. Una perizia su cui, a breve, saranno chiamati ad esprimersi i giudici. Secondo le prime indiscrezioni, la perizia affidata al medico legale Marco Scaglione, sembra pendere dalla parte dei legali di Kabobo, Francesca Colasuonno e Benedetto Ciccarone, i quali avevano presentato ricorso al Riesame per chiedere una nuova perizia psichiatrica sul ghanese perchè, a loro dire, le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere.
Nel ricorso, dopo il no del gip Andrea Ghinetti alle richieste della difesa, gli avvocati hanno sollecitato il trasferimento di Kabobo dal carcere di San Vittore in un luogo di cura in degenza psichiatrica, sempre in regime di custodia cautelare. Una prima perizia, eseguita nei mesi scorsi, aveva stabilito che Kabobo è processabile: non era incapace di intendere e di volere, ma soffre di una forma di psicosi schizofrenica. La perizia disposta dal Riesame stabilisce invece la sua incompabilità con il carcere, dove di recente il ghanese ha tentato di strangolare il suo compagno di cella.
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