Sisma, due livelli per le tasse per aiutare i comuni più colpiti

Sisma, due livelli per le tasse per aiutare i comuni più colpiti
di Italo Carmignani e Mauro Evangelisti
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Martedì 15 Agosto 2017, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 00:20

L'esenzione da tasse e contributi per le 55 cittadine messe in ginocchio dal sisma ci sarà. Domani all'ora di pranzo Sergio Pirozzi prenderà la macchina, partirà da Amatrice per raggiungere Rieti. Qui, insieme ad altri sindaci delle cittadine distrutte dal terremoto, si chiuderà in una stanza con Vasco Errani, commissario per il sisma, e insieme ragioneranno su come fare diventare sostanza l'apertura formale di ieri del premier Paolo Gentiloni che ha difeso la bontà del provvedimento sulle zone franche, ma anche aperto a dei correttivi. I toni non avvezzi alla diplomazia di Pirozzi hanno provocato una certa insofferenza, ma la soluzione sarà trovata, come Errani ha anche fatto sapere ieri al sindaco di Amatrice. Il sentiero tortuoso, ma praticabile, lungo il quale si cercherà un compromesso è quello del doppio binario: per tutti i 140 comuni del cratere, in cui rientrano anche cittadine che hanno avuto danni limitati, sarà lasciato il regime fissato dal Ministero per lo Sviluppo economico e contestato da Pirozzi; per quelli con la zona rossa, si valuterà una formula vicina a quella chiesta dal sindaco di Amatrice: esenzione da tasse e contributi fino al cento per cento, per i prossimi due anni per le imprese che possono dimostrare un calo del fatturato. Il governo sarebbe anche pronto ad affrontare eventuali reazioni dell'Unione europea, ma che ci si avvii a un compromesso è evidente. Lo spiega anche il parlamentare reatino Fabio Melilli (Pd) che fa parte della Commissione Bilancio della Camera: «Difendo la scelta di avere previsto aiuti a tutti i comuni del cratere, ma ora è possibile rafforzare gli interventi per le città con danni più seri». A rafforzare Pirozzi, che ha denunciato le incongruenze del provvedimento sulle zone franche nel corso di un forum al Messaggero, ha contribuito la sollevazione di altri sindaci delle città più colpite dal terremoto che hanno appoggiato il collega di Amatrice. Pirozzi, in questa partita a scacchi con il Governo cominciata con la lettura del bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico, è aiutato dal suo vicesindaco, Patrizia Catenacci, che mette a disposizione l'esperienza di dirigente pubblico proprio al Mise.

DE MINIMIS
Pirozzi ribadisce: «Leggo che il problema è il limite de minimis dell'Unione Europea, ma non è così. Quello che io ho contestato è che nel Decreto terremoto, e la circolare del Mise lo spiega bene all'articolo 10, si aggiunge un vincolo, ossia si stabilisce che una impresa potrà usufruire della esenzione di tasse e contributi spalmando in tre anni l'importo anche è solo di 10 mila euro». Il collega di Arquata, Aleandro Petrucci, ieri ha avuto un colloquio con Gentiloni ed Errani, che gli hanno detto che i toni usati sono stati sbagliati. «Però hanno assicurato che faranno di più per le tasse, agevolando quei comuni come il mio che stanno peggio».